San Luca, il rebus delle bollette. Mezzo milione per l’elettricità?

Il comitato chiede risposte sui costi previsti nella delibera dell’Asl 2

Secondo il comitato Lucca per una sanità migliore, i costi per l’elettricità del S.Luca sono davvero alti, circa mezzo milione. Complice anche la spesa per l’aria condizionata

Secondo il comitato Lucca per una sanità migliore, i costi per l’elettricità del S.Luca sono davvero alti, circa mezzo milione. Complice anche la spesa per l’aria condizionata

Lucca, 8 luglio 2015 - Costi da elettro... choc per la sanità lucchese. Nei bilanci dell’Asl una delle voci di spesa di maggior peso è proprio quella che fa riferimento ai consumi di energia elettrica. In esponenziale aumento. Ma vediamoli. Ai tempi del Campo di Marte l’Asl per far funzionare tutte le sue strutture, quindi non soltanto l’ospedale cittadino, spendeva la bellezza di quasi 2 milioni e 300mila euro. Nel 2012 la cifra era già salita a 2 milioni e 600mila. Nel 2013 si raggiunge la cifra stellare di oltre 3 milioni e 300mila euro, prevedendo anche gli incrementi dovuti all’entrata in esercizio del nuovo ospedale. Nella delibera dell’Asl infatti si sottolinea proprio l’incremento dei costi di elettricità «dovuti alla messa in funzione del nuovo ospedale di Lucca per 537mila euro, oltre al 33 per cento di incremento delle tariffe». E’ questo che costa il nuovo ospedale solo di consumi elettrici, oltre mezzo milione l’anno? A voler una risposta precisa dall’azienda è il comitato «Lucca per una sanità migliore» che chiede di vederci chiaro. E solleva anche perplessità sull’utilizzo senza troppi riguardi degli impianti di condizionamento: «in alcuni reparti il paziente si deve portare la coperta - dice un referente del comitato -, evidentemente il concessionario non si preoccupa troppo di questi conti visto che non vengono addebitati a lui». Intanto l’Asl risponde alle accuse del Comitato Lucca Est relative ai rumori provenienti dalla centrale termica e tecnologica, dove talvolta vengono spalancate le porte togliendo anche l’ultima barriera al frastuono che arriva agli abitanti.

L’azienda specifica che le rilevazioni di rumore effettuate a maggio non hanno lasciato emergere anomalie. A giugno, dietro segnalazione dei confinanti, è stata eliminata una fonte di rumore proveniente dal tetto dell’edificio economale causata da un motore malfunzionante. «Nel mese di giugno, sempre su segnalazione di un confinante, si è provveduto - è la nota dell’Asl - ad eliminare un’ulteriore fonte di rumore proveniente dalla copertura dell’impianto di ozonizzazione e le nuove rilevazioni di impatto acustico sono in corso di trasmissione ad Arpat ed al Comune per dare prova del rispetto delle emissioni. L’Asl 2 ed il Concessionario sono quindi attente a monitorare costantemente la situazione, a recepire eventuali segnalazioni, a collaborare con gli Enti preposti, e, se necessario, ad intervenire prontamente - come è accaduto in questi mesi - per qualsiasi anomalia».

"In merito allo specifico argomento dell’articolo, è già stato fatto un sopralluogo con i tecnici Arpat e il comitato in seguito al quale è stato deciso di effettuare un monitoraggio notturno da parte dell’Azienda e del Concessionario per rilevare eventuali problemi, monitoraggio ancora in corso e che al momento non ha evidenziato particolari anomalie». Portelloni aperti: "In alcune occasioni nelle ultime settimane, si è reso necessario per consentire l’esecuzione in sicurezza di alcuni interventi manutentivi quali il lavaggio chimico delle caldaie e l’aggiunta di ulteriori coibentazioni termoisolanti per ridurre le temperature nella centrale termica e nella centrale frigorifera".

L.S.