Rischia di chiudere la 'Pecora Nera', scambio d'accuse tra Anffas e gestori

La cooperativa smentisce l'associazione. E ora i disabili che ci lavorano?

Massimiliano Paggetti, Piergiorgio Paoli e la presidente Patrizia Mei

Massimiliano Paggetti, Piergiorgio Paoli e la presidente Patrizia Mei

Lucca, 23 maggio 2016 - Una brutta storia. Di quelle che fanno male perché colpiscono nei sogni. Un sogno partito nel 2007, quando in piazza San Francesco aprì la «Pecora Nera», uno dei cinque ristoranti in Italia che impiega in parte ragazzi disabili. Una storia su cui la parola fine rischia di scendere stasera, quando la cooperativa sociale che gestisce il locale, «Segni Particolari Nessuno», creata come costola di Anffas, dovrà decidere cosa fare. Annegata dai conti in rosso e dal distacco di Anffas stessa dal progetto. Anche se Anffas sostiene il contrario. Un epilogo drammatico, considerando che nel locale lavorano 7 ragazzi disabili, 3 con borse lavoro e 4 assunti, più 4 ulteriori dipendenti.    Sconforto e amarezza per quello che ritengono un vero e proprio abbandono di Anffas che ha notificato la revoca del ramo di affitto del ristorante. La chiusura di questo locale, splendido esempio di tentativo di integrare chi ha handicap, è dietro l’angolo. «Siamo rimasti sorpresi da Anffas – spiega Massimiliano Paggetti, uno dei soci della cooperativa – stavamo cercando di salvare questo progetto, che invece Anfass dal dicembre 2015 vuole chiudere. La loro proposta provocò le dimissioni del Cda della nostra cooperativa, composto da persone quasi tutte legate a Anffas. Sono subentrati a marzo dipendenti del ristorante e genitori dei ragazzi. Avevamo chiesto un loro rappresentante che non è mai stato indicato e siamo rimasti Patrizia Mei, presidente, Massimiliano Paggetti, Piergiorgio Paoli e Sonia Baglioni».    Ma pesa lo sbilancio dei conti, dovuto anche ai costi di affitto del locale e del ramo di azienda. E non sono bastate le iniziative come quelle del nostro giornale e anche alcuni contributi. «Lottiamo per tenere in piedi il ristorante – aggiunge Paoli – a fine maggio dobbiamo chiudere il bilancio che è in perdita per circa 40mila euro, che poi è il costo del progetto. Il ristorante lavora bene. Abbiamo chiesto un incontro a Anffas per risanare il bilancio 2015 e progettare il 2016, ma a marzo ci ha mandato la disdetta del ramo di azienda, ovvero la revoca della licenza di ristorazione, per la quale paghiamo circa 10mila euro di affitto. Circolano voci che voglia aprire un bar».   La soluzione per sanare almeno il 2015 era dietro l’angolo, ma Anffas, secondo la cooperativa, ha fatto capire che si sarebbe fermata lì. «Avremmo potuto giungere al pareggio di bilancio – spiega Paoli – con una rinuncia di Anffas a un fondo relativo al deterioramento dei beni usati nel ristorante che sono di loro proprietà. Avrebbe aggiunto una tantum di 4700 euro. Pesano certi costi, come l’affitto del ramo di azienda aumentato da 5 a 10mila euro in un anno, ma anche l’affitto del locale. Ci era sembrato di trovare disponibilità, poi però ci è stato detto che potevano accettare solo la copertura per quest’anno senza garanzia di sostegno per il 2016». La disdetta scatterà il 14 gennaio 2017, ma il locale, a meno di colpi di scena, chiuderà a fine maggio. «Nella nostra assemblea – conclude Paoli – dobbiamo fare due cose: o ripianare i 40mila euro, e non possiamo, o mettere in liquidazione la società. Volevamo affrontare la seconda parte dell’anno per recuperare liquidità anche grazie ai Comics e poi cercare un nuovo locale. Auspichiamo un incontro con Anffas nazionale e che Anffas di Lucca ci ripensi, altrimenti la storia dovrà finire qui». 

Da parte sua Anffas Lucca esprime «sconcerto per la paventata chiusura del ristorante La Pecora Nera» e rimpalla le accuse. «In questi anni – sottolinea – il ristorante ha avuto bisogno di aiuti economici esterni per riuscire a sostenere gli alti costi di gestione e Anffas Lucca ha fatto la sua parte. Di fronte alla recente richiesta di un aiuto per la gestione 2016, l’associazione – a sua volta alle prese con difficoltà economiche legate ai servizi gestiti per conto dei Comuni – non ha potuto assicurare la copertura richiesta. Per tutta risposta la cooperativa, durante un incontro ufficiale, ha rifiutato il contributo offerto da Anffas a sostegno del progetto educativo 2015, il cui bilancio deve essere definito entro maggio, e ha annunciato l’intenzione di chiudere il ristorante. La preoccupazione principale riguarda il futuro dei ragazzi che da anni fanno esperienza di inclusione lavorativa alla Pecora Nera. C’è poi il profondo imbarazzo nei confronti di tutti coloro - enti pubblici, fondazioni, aziende private ma anche singoli cittadini - che hanno fattivamente contribuito al progetto. Ci siamo fortemente impegnati per aiutare ancora, in maniera concreta, la Pecora Nera – afferma Vania Nottoli, presidente di Anffas Lucca – un impegno che mi ha visto esporre anche personalmente. Non mi sarei mai aspettata un epilogo di questo tipo. Mi auguro che la cooperativa riveda le proprie decisioni e salvaguardi il lavoro dei ragazzi».