MASSIMO STEFANINI
Cronaca

L’eredità dello zio d’America. Piovono dollari in Lucchesia

Il parente defunto era emigrato in California negli anni ’40

"Lo zio d'America" con De Sica

Lucca, 18 gennaio 2018 - Come nei film, spunta a sorpresa l’eredità dello zio d’America. Una famiglia di Bagni di Lucca comincerà davvero bene questo 2018. Il motivo? L’arrivo di 650mila dollari di eredità lasciata da un parente che era emigrato tanti anni fa negli Stati Uniti. Inizialmente pensavano a uno scherzo, al limite a un errore, quando sono stati contattati molto seriamente dall’avvocato John Adamo, con studio a San Francisco in California, un legale specializzato in questioni simili e che ha curato molti casi di eredità oltreoceano giunte inaspettate ai lucchesi parenti di emigrati. A febbraio Adamo sarà in Italia e definirà la vicenda.

Con una lettera il legale, che in Lucchesia si avvale della collaborazione del geometra Fabrizio Rossi di Castiglione Garfagnana, ha informato che queste famiglie erano beneficiarie del lascito di un loro parente deceduto nel Golden State. Le normative negli Stati Uniti, quando una persona muore e non ha eredi diretti, prevede che sia lo Stato Federale a custodire l’intera somma, pubblicando una specie di bando che contiene un limite di tempo: trascorsa quella data di scadenza senza che nessuno reclami l’eredità, questa finisce nelle casse pubbliche. Immaginate la sorpresa da parte dei destinatari che, tra l’altro, non riuscivano nemmeno a ricordarsi di quale congiunto potesse aver destinato loro una vera fortuna. Fatte le opportune ricerche, è spuntato uno zio (di cui non si conosce il nome per non risalire alla famiglia destinataria del lascito), partito per la cosiddetta Land of opportunity per il suo sogno di una vita migliore negli anni ’40 del Novecento: cominciò come operatore ecologico per una società di San Francisco. Successivamente riuscì a mettere da parte un bel gruzzolo che gli permise di diventare anche azionista. I dividendi dell’azienda erano talmente elevati che gli permisero di vivere di rendita nell’ultima parte della sua esistenza. Si narra pure che abbia vinto cospicue somme di denaro al gioco, non ai vari Casinò di Las Vegas, ma a carte, da buon italiano. 

Al contrario di molti suoi amici lucchesi, non mantenne legami con la terra di origine. Infatti non fece mai ritorno in Italia e nella Media Valle del Serchio da dove era partito. In California era conosciuto come un uomo brillante, lavoratore, intelligente. Non si sposò mai. Per questo motivo l’eredità finirà ai parenti più prossimi, una volta espletate le varie formalità burocratiche. Si tratta di persone semplici, origini contadine e negli ultimi tempi occupazioni normalissime, operai e impiegati. Entrare in possesso di certe somme indubbiamente, utilizzando forse una frase fatta, potrebbe cambiare davvero la vita di questo nucleo familiare in tempi di crisi. L’avvocato Adamo non è nuovo a simili storie: grazie alla sua intermediazione, infatti, nel marzo del 2008 furono alcuni lucchesi di Porcari a stappare lo spumante. Quello di marca, però, visto che ereditarono quasi un milione di dollari.