"Dacci i cavalli per aiutare i disabili": 'Le Iene' scoprono il raggiro

Gli animali usati per corse clandestine. L'inviato finisce in ospedale

L'inviato de Le Iene dopo il servizio a Lucca

L'inviato de Le Iene dopo il servizio a Lucca

Lucca, 29 novembre 2016 - Passa anche da Lucca la truffa smascherata da un servizio de «Le Iene» con una «tratta» di cavalli da destinare a presunte terapie per bambini disabili in un fantomatico agriturismo. Un servizio girato in città e in Campania, dove infatti finivano gli animali: alcuni forse impiegati in corse clandestine e altri avviati al macello. Il programma di Italia 1 con il blitz di Nicolò De Devitiis ha ricostruito il raggiro. Un 37enne di Lucca insieme a un autotrasportatore convinceva i proprietari di cavalli a fine carriera a regalarli per una buona causa. «Servono per l’ippoterapia, aiutiamo i disabili in un agriturismo in Umbria...». E molti hanno abboccato. Gli animali, in realtà, venivano caricati su un camion e portati a Casal di Principe. Poi sparivano. L’inviato de «Le Iene» ha avvisato la Guardia Forestale, che ha sequestrato alcuni di questi animali.

Tra l’altro a Lucca, nei pressi di un centro scommesse della periferia, De Devitiis era stato spinto a terra dal truffatore lucchese (che poi si è scusato) durante le riprese in strada ed era rimasto quattro settimane all’ospedale «San Luca» con due vertebre fratturate. Nella lunga lista dei truffati anche l’architetto montecatinese Maurizio Davitti, allevatore di cavalli da corsa presso l’azienda agricola Sibolla di Altopascio. Davitti domenica sera guardando il servizio de «Le Iene» si è ritrovato nei racconti di altre vittime che, come lui, hanno creduto di affidare il proprio cavallo in mani sicure in realtà di sicuro aveva ben poco lo squallido giro di animali raccolti al centro-nord e destinati a Napoli e dintorni.

«Casualmente guardando la tv mi sono imbattuto nell’immagine del soggetto in questione - racconta –. Qualche mese fa con un messaggio privato su Facebook un tale mi aveva chiesto se avevo qualche cavallo a fine carriera da regalare per una buona causa. Coincidenza che qualche settimana prima avevo recuperato da un proprietario un cavallo di tre anni allevato da me (Uhlan Mask, ndr) che a seguito di un infortunio ad un ginocchio aveva terminato prematuramente la carriera in pista. Pensavo di potergli regalare un futuro sereno in campagna... Adesso voglio andare a fondo alla vicenda. Purtroppo penso di non poter ritrovare Uhlan, ma spero almeno che questa squallida storia possa contribuire ad una riforma sui passaggi di proprietà perché i cavalli devono essere tutelati attraverso norme e procedure burocr atiche molto più rigide»