Disabile multato, l'assessore Piero Nocchi spiega: "Mi dispiace ma..."

Al centro delle polemiche lo spiacevole episodio capitato alla signora Manola Raspanti, multata dopo aver lasciato l'automobile incustodita per pochi minuti

Piero Nocchi, assessore comunale con delega alla Mobilità

Piero Nocchi, assessore comunale con delega alla Mobilità

Vada (Livorno), 16 giugno 2015 - Nei giorni scorsi avevamo documentato lo sfogo e tutta la frustrazione di una villeggiante originaria di Scandicci e residente insieme al marito disabile a Vada. La signora Manola Raspanti aveva contattato il nostro giornale per raccontare un episodio spiacevole accaduto nella mattinata di martedì 9 giugno quando, di ritorno dalle Spiagge Bianche vadesi, si era imbattuta in una multa dopo aver lasciato incustodita l’automobile per pochi minuti.

Erano circa le 11.30 e la donna aveva accostato l’auto a bordo strada su via Pietrabianca (il collegamento tra la via Aurelia e il litorale) per accompagnare il marito Elio, invalido al 100%, a fare pipì poco distante. Un bisogno “incontenibile” quello dell’uomo, che la moglie ha dovuto assecondare. 

Ma risalendo a bordo del mezzo la sgradita sorpresa:  la Municipale le avevano lasciato sotto al tergicristallo  una sanzione da 28 euro. La donna, infuriata, si è poi recata al comando dei Vigili e dall’assessore Piero Nocchi nel tentativo di farsi togliere la multa, ma le richieste sono state rimandate al mittenteMotivo per cui la villeggiante ha ricontattato telefonicamente gli uffici comunali minacciando di rivolgersi ad alcune televisioni private pur di farsi giustizia.

Da qui la decisione dell’assessore alla Mobilità, Piero Nocchi, di fare chiarezza su quanto accaduto. “Come ho spiegato alla signora Raspanti – ha sottolineato l’assessore Nocchi – via Pietrabianca è una strada tutelata e sottoposta alla supervisione del Corpo Forestale e lungo il tragitto ci sono diciotto stalli riservati ai disabili muniti di contrassegno. Un numero limitato dovuto a motivi di sicurezza in materia di antincendio, perché le marmitte incandescenti e i gas di scarico posso provocare combustioni nella vegetazione secca che costeggia la strada. Questo è il motivo per cui la zona è molto vigilata, ovvero impedire parcheggi selvaggi”.

“Quella mattina – prosegue Nocchi – c’erano diversi stalli per disabili vuoti a fronte di sei auto fuori posto, tra cui quella della signora Raspanti. I vigili hanno fatto il loro dovere a multare. La donna ci ha poi chiesto di toglierle la sanzione ma ovviamente non è possibile! Per questo le ho consigliato di andare a Cecina per fare ricorso al giudice di pace, ma mi ha risposto di non avere tempo… ora ci ha informati, in modo decisamente maleducato, di voler contattare Mediaset per raccontare in tv quanto accaduto. Ne prendiamo atto ma, personalmente, non comprendo il senso di questa azione”.