Lettera-choc ai disabili, Nogarin: "Rammaricato e indignato"

Le parole del sindaco dopo l'articolo de La Nazione: "I servizi vanno pagati, ma il rispetto per le persone è un'altra cosa"

Umberto Caluri con la lettera

Umberto Caluri con la lettera

Livorno, 28 novembre 2016 - “Sono molto rammaricato e indignato per quanto accaduto. Il tono della lettera inviata alle famiglie che non hanno ancora pagato il servizio di trasporto disabili è inutilmente aggressivo e, francamente, insopportabile”. Cosi il sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, dopo l'articolo de La Nazione a proposito della brutale lettera ricevuta nei giorni scorsi dai familiari dei ragazzi disabili che beneficiano del servizio di trasporto pubblico. “Ho saputo che questa lettera è stata pensata e scritta in tandem dagli uffici comunali e da quelli dell’associazione temporanea di imprese che gestisce il servizio per conto del Comune. Il fatto che in questa vicenda siano implicati dipendenti comunali mi rattrista ancora di più: io sono il primo sostenitore della necessità di rispettare le regole e le scadenza dei pagamenti, ma la pubblica amministrazione ha il dovere di utilizzare un linguaggio rispettoso, anche quando chiede il saldo di una somma dovuta". 

"In questo caso, invece - prosegue il sindaco - c’è stata una completa mancanza di rispetto data non soltanto dal tono utilizzato, ma anche dall’aver inviato una missiva su carta non intestata, senza alcun riferimento al mittente. Mi sono personalmente sentito al telefono con Andrea Zavanella, presidente della Ctt Nord, l’azienda dei trasporti che si occupa della riscossione su Livorno per conto dell’Ati, e abbiamo deciso di scrivere una lettera alle famiglie interessate, in cui si chiede scusa per la precedente missiva. Ripeto, i servizi devono essere pagati puntualmente da tutti, ma il rispetto per le persone viene prima di ogni altra cosa”.