Meningite, è congestione vaccini: si forma la lista d'attesa

Un boom di richieste ingolfa i centri vaccinali della provincia

Vaccini

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Grosseto, 7 gennaio 2017 - Meningite: a Grosseto non c’è posto per vaccinarsi a breve. La diffusione mediatica degli ultimi casi della malattia, in Toscana come in altre parti d’Italia, ha generato una vera e propria psicosi che ha spinto decine di persone a chiedere la vaccinazione ai centri vaccinali dell’Asl.

Questo ha prodotto un congestionamento del servizio che fino a pochi giorni prima di Natale aveva una coda pressoché nulla. Insomma, tantissime richieste tutte insieme hanno causato una sorta di blocco che alla data dello scorso 4 gennaio non consentiva ai grossetani di poter prendere un appunatmento prima del 24 febbraio. Situazione ancora peggiore al centro vaccinale di Orbetello dove, sempre alla data di mercoledì scorso, non ci si poteva vaccinare per la meningite prima del 3 aprile. La situazione «migliore», se così si può dire, la si registrava a Orbetello dove il primo appuntamento utile per potersi fare il vaccino era per il 4 febbraio. A Follonica, invece, era il 6 marzo. Un ingolfamento che ci porta essere tra le ultime province della regione per tempi di risposta in questi giorni e che comunque riguarda un po’ tutte le province della Toscana. Ad Arezzo, ad esempio, i primi posti disponibili risulterebbero a metà marzo; a Firenze il 23 febbraio, a Pistoia i primi di febbraio.

Solo a Livorno sembra sia possibile prenotarsi già alla metà di questo mese. Inoltre c'è da dire che la situazione è molto fluida e i tempi di attesa possono cambiare rapidamente da un giorno all'altro, accorciandosi o allungandosi. Congestione probabilmente dovuta proprio alle notizie degli ultimi giorni rimbalzate più volte sugli organi di informazione, se si considera che nella primavera 2016, quando l’Asl organizzò una specie di «vaccino day» lontano dai clamori mediatici, furono davvero in pochi a rispondere all’appello per una vaccinazione preventiva anti-meningite.

E proprio dall’Asl ricordano alcune informazioni di base particolarmente utili per confrontarsi con questo picco di vaccinazioni anti–meningite. In primo luogo, una volta effettuato il vaccino occorrono alcuni giorni prima che l’organismo inizi a produrre gli specifici anticorpi.

Di conseguenza pensare che subito dopo la somministrazione si sia immediatamente immuni è un errore. Inoltre, la maggioranza dei medici di base e dei pediatri di libera scelta, anche della provincia di Grosseto, ha aderito alla campagna vaccinale proposta dalla Regione. Ciò significa che ci si può vaccinare anche dal proprio medico di famiglia o dal proprio pediatra di fiducia (purché, appunto, rientrino in quell’80% che ha accettato l’invito della Regione). Le dosi di vaccino complessive a disposizione della Regione nei magzzini della centrale unica di acquisto sono circa 390mila, sia per il ceppo C, sia per il quadrivalente A, C, W e Y. La coprtura regionale, pertanto, sembra essere assicurata.