Ciclismo: Giro d'Italia 2018, la partenza da Gerusalemme in onore di Gino Bartali

La corsa rosa esce per la prima volta dai confini europei. E rende omaggio all'atleta che salvò centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. A "Ginettaccio" dedicata anche una via a Signa

Gino Bartali

Gino Bartali

Firenze, 6 settembre 2017 - Per la prima volta nella sua storia, il Giro d’Italia 2018 prenderà il via fuori dai confini europei. La candidatura della Terra Santa e di Gerusalemme ha sempre più preso consistenza e per la presentazione ufficiale si parla del prossimo 18 settembre. Il Giro n. 101 si aprirà con una cronometro a Gerusalemme, cui seguiranno due frazioni passando anche da Tel Aviv. La corsa rosa in questi luoghi porta immancabilmente al ricordo di Gino Bartali.

“Mio nonno – dice la nipote Lisa intervenuta a Signa alla cerimonia di inaugurazione della strada intitolata a Gino Bartali - è stato un eroe come ha riconosciuto lo Stato di Israele che lo ha voluto “Giusto tra le Nazioni” per l’impegno e le iniziative intraprese a favore degli ebrei perseguitati dal nazifascismo con i documenti portati nel tubo del telaio della bicicletta da Firenze a Assisi”.

Un Giro dunque che nascerà ricordando “Ginettaccio”. Dopo la tre giorni in Terra Santa il trasferimento in Sicilia con le tappe Catania-Caltagirone, Agrigento- Santa Ninfa (qui nella Valle del Belice si ricorderà il terremoto a 50 anni distanza), poi la Caltanisetta- Etna dal versante di Melia, diverso da quello dell’ultimo Giro, quando la corsa arrivò sul vulcano e vinse Jan Polanc.

Risalendo la Penisola la corsa rosa dovrebbe tornare ancora in Abruzzo e ci potrebbe essere una prima tappa in Toscana. Al nord ci sarà una cronometro di una trentina di chilometri da Trento a Rovereto e si parla della Zoncolan da un versante mai percorso dal Giro, quello di Priola. Ci sarà quasi sicuramente anche una tappa o due nel ricordo della Grande Guerra in quanto nel 2018 ricorrerà l’Anniversario a 100 anni di distanza.

Il Giro d’Italia 2018 si trasferirà poi verso il Piemonte con tre tappe in quella regione, con arrivo a Pratonevoso, allo Jafferau di Bardonecchia e ci dovrebbe essere anche il Colle delle Finestre. A questo punto dove terminerà il Giro d’Italia del prossimo anno? Aumentano le quotazioni di Roma ed in tal caso nella discesa verso la capitale ci potrebbe essere anche un altro arrivo in Toscana lungo la costa.

Tornando alla strada intitolata a Gino Bartali a Signa, l’idea venne a Alessandro Corti che coinvolse Beppe Bonardi e Paolo Bambagioni, per il fatto che la locale società calcistica che milita attualmente nel Campionato di Eccellenza, è stata fondata nel 1914, anno di nascita di Gino Bartali. La strada si trova nella zona sportiva del Crocifisso dove sorge il campo sportivo Ferenc Puskas e si congiunge con via Madre Teresa di Calcutta, come dire due figure che hanno lasciato un segno tangibile nella nostra società in favore dei più bisognosi.

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