Omicidio di Irene, il doppio giallo delle Piagge: nel 2012 scomparve anche un amico della donna / VIDEO

'Chi l'ha visto?' alle Piagge per uno speciale sull'omicidio di Irene Focardi. Nella stessa zona, fanno notare, a settembre 2012 è scomparsa un'altra persona: si tratta di Giancarlo Morelli, amico di Irene, di cui si sono perse le tracce / ARRESTATO IL COMPAGNO / LA MAMMA DI IRENE: "IL COLPEVOLE SIA ASSICURATO ALLA GIUSTIZIA" / ORRORE A FIRENZE: RESTI TROVATI IN UN SACCO IN PERIFERIA / TROVATO UN CADAVERE ALLE PIAGGE / LE FOTO DEL RITROVAMENTO / LA GENTE SCONVOLTA - VIDEO

Davide Di Martino a Chi l'ha visto

Davide Di Martino a Chi l'ha visto

Firenze, 1 aprile 2015 - “Sì, l'ho detto. Ho detto 'Irene è morta', ma non volevo dire che davvero fosse morta... volevo dire che lei era morta dentro di me.... Finita, sparita... Dalla sua scomparsa ho passato tre, quattro giorni come stordito. Mangiavo, bevevo... ribevevo ancora... questo mi ricordo... Ero semicollassato, farneticavo...”. Si nasconde dietro la tenda del terrazzo di casa, prova a spiegare quello stato confusionale che il 6 febbraio scorso, quando Irene era scomparsa da tre giorni, lo portò a dire che la ragazza fosse morta. Dietro quella tenda, il volto nascosto, c'è Davide Di Martino, raggiunto dalle telecamere di Chi l'ha visto nelle ore successive al ritrovamento del sacco in cui, poco più tardi, si è scoperto proprio il corpo della ex modella.

"Quel giorno - racconta lui riferendosi sempre al 3 febbraio - abbiamo fatto l'amore. Lei alle 14.15 si è vestita e non mi torna il motivo per cui abbia voluto fare l'amore per forza. Sembrava quasi volesse come salutarmi... Mi ricordo poi che 4-5 mesi fa mi disse che aveva due tumori benigni. Però io al suicidio non ci credo. Io penso e spero in un allontanamento volontario. Se si è allontana definitivamente vuol dire che sta bene". 

Un sacco... - dice lui come sorpreso -? Dove? C'è qualcuno dentro... E chi? Come uno scheletro... No, non ci credo sia lei, non ci credo... Ma a me lo dite? E io che ci posso fare? Ma non credo sia lei, dai... no, no...”. Nessuna confessione, non una parola uscita dalla sua bocca, “non vi dico niente, non parlo più anche se mi interrogate”, ha insistito lui, finito in carcere nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile con l'accusa di omicidio, occultamento di cadavere e maltrattamenti aggravati dalla morte, ora in attesa che la procura chieda la convalida del fermo. "Spiegatemi voi - ha aggiunto rispondendo a un'ipotesi di colpevolezza - come avrei potuto io trascinare un corpo? Peso meno di 60 chili, ho problemi di salute, e lei invece era una ragazza di 70 chili, alta un metro e 70....".

Ma in via delle Marche, là dove Irene viveva con la mamma Anna, il giallo è doppio. Venti metri più in là c'è infatti la casa di un uomo, Giancarlo Morelli, 76 anni, la cui scomparsa è stata denunciata il 16 settembre del 2012. Vedovo, pensionato, solo nella sua casa alle Piagge, Morelli avrebbe lasciato la sua abitazione intorno alle 22 di un giorno di settembre, così raccontano i vicini, senza farvi più ritorno. Da allora più nessuna notizia dell'uomo. Ma Irene di Morelli era molto amica. Con lui e con il figlio ha avuto delle frequentazioni amichevoli, tanto da trascorrerci un Natale insieme. E non è escluso, ipotizzano da Chi l'ha visto, che la sua scomparsa possa in qualche modo essere legata a questa storia che ha poi portato al ritrovamento del corpo senza vita della ex modella Irene Focardi.

"Giancarlo - racconta un amico, riferendosi probabilmente ad Irene - ci diceva che aveva una relazione con una donna bellissima, una che faceva la modella. Una più giovane di lui. E lui era davvero cambiato, più sereno da quando c'era questa donna".

IL CORPO FU CERCATO A CASA DI DI MARTINO - L'appartamento e la cantina di Davide Di Martino, arrestato in carcere per l'omicidio di Irene Focardi, nelle settimane scorse sono state perquisite più volte dalla polizia ma non c'era nessuna traccia del corpo della donna scomparsa. È quanto emerge dalle indagini. Secondo gli inquirenti Di Martino potrebbe aver ucciso e subito nascosto il cadavere nel terreno vicino a casa sua, mettendolo in un sacco da rifiuti rimasto fuori dalla vista delle persone a causa della vegetazione. Qualche giorno fa il terreno è stato pulito per normali lavori di campagna e probabilmente grazie a questa attività il sacco è stato poi notato da alcuni passanti che hanno dato l'allarme vedendo fuoriuscire un braccio. L'altra ipotesi è che qualcuno, ovvero lo stesso Di Martino, abbia trascinato il sacco lì in un secondo momento: ipotesi avvalorata dal fatto che il terreno era stato comunque perlustrato anche dalla polizia ed è vicino alle case, per cui sembra strano che per settimane nessuno abbia notato qualcosa. Tra gli accertamenti in corso, c'è anche quello per stabilire, o escludere, che Di Martino possa aver occultato il cadavere in un altro luogo e poi sotto la pressione delle indagini l'abbia spostato nel campo allontanandolo dal palazzo dove abita. Per queste operazioni non viene escluso che, considerata anche il peso da spostare, qualcuno potrebbe averlo aiutato.

Davide Di Martino, accusato dell'omicidio di Irene Focardi

"CERCHIAMO UN PICCOLO COLTELLO" - «Gravi indizi di colpevolezza» a carico di Davide Di Martino per la morte dell'ex convivente Irene Focardi: così il procuratore Giuseppe Creazzo ha spiegato i motivi del fermo scattato la notte scorsa per l'uomo, ora in carcere, nell'ambito delle indagini sulla scomparsa della Focardi. «Di Martino è accusato di omicidio volontario, maltrattamenti aggravati dalla morte e occultamento di cadavere - ha detto Creazzo - Ci sono stati riscontri investigativi, rinvenimenti e testimonianze a suo carico». «Il cadavere di Irene Focardi ha il cranio sfondato e altri gravissimi traumi che hanno dato esito mortale», ha aggiunto Creazzo. «Ma ci sono segni sul corpo anche di arma da taglio e stiamo cercando un coltello di piccole dimensioni». Creazzo ha anche detto che «le indagini hanno avuto nelle ultime ore un'evoluzione rapida. Di Martino era a conoscenza, anche date le perquisizioni ricevute da parte della polizia, di alcuni elementi investigativi e temevamo che sfuggisse. Per questo è stato disposto il fermo in carcere».

Irene Focardi

 

 

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