Muore a 28 anni nella sua casa. Era padre da due mesi

Familiari e amici sconvolti per la morte di Lorenzo Paoletti

Lorenzo Paoletti

Lorenzo Paoletti

Sesto Fiorentino (Firenze), 2 gennaio 2015 - Morire all’improvviso a 28 anni a Capodanno. E ora una bimba di soli 2 mesi è rimasta senza il padre. Il cuore di Lorenzo Paoletti ieri mattina si è fermato senza un perché e due Comuni si sono svegliati con questa terribile notizia: Campi Bisenzio, perché da generazioni la famiglia Paoletti vive a San Donnino dove è molto conosciuta, e Sesto Fiorentino dove Lorenzo e la compagna Valentina, insieme alla loro bimba, abitavano da luglio.

«Lorenzo – racconta il fratello Alessio – si è alzato per farsi un caffè, poi è tornato a letto. A quel punto ha avuto come dei conati di vomito e si è diretto verso il bagno ma è crollato sul pavimento». La compagna ha chiamato subito il 118 ed i soccorsi per oltre un’ora hanno fatto ogni sforzo per rianimare l’uomo, ma non c’è stato nulla da fare. Nel frattempo da San Donnino sono arrivati i genitori e il fratello Alessio.

La morte di Lorenzo è con ogni probabilità riconducibile ad un attacco cardiaco, un infarto fulminante, ma il padre ha chiesto l’esame autoptico per sapere se il figlio fosse affetto da una malformazione cardiaca congenita, in modo da tutelare la nipote.

Lorenzo, nato il 23 luglio 1987, era anche uno sportivo, giocava a calcio a 5 e non aveva mai avuto problemi di salute. Da quando la compagna era rimasta incinta si era trasferito a Sesto ma gran parte delle sue amicizie e il suo cuore erano rimasti a San Donnino.

Sulla sua pagina Facebook ieri sono stati tanti i messaggi degli amici: «Non ho parole ma tanto dolore e stupore – ha scritto Orietta Carai - posso solo pensare che se c’è un Dio, allora è vero che chiama accanto a se i fiori più belli e le migliori persone per far sì che ci aiutino ad andare avanti e ci accompagnano scaldandoci il cuore come son sicura e sento tu farai con me».

Lorenzo Paoletti, diplomato all’istituto tecnico Peano, lavorava all’azienda alimentare Dimac a Firenze. «Era una persona buonissima – aggiunge il fratello – lavorava anche 12 ore al giorno, era sempre in movimento. Non riusciamo a comprendere questa morte». La salma di Lorenzo è stata trasferita a Careggi dalle onoranze funebri Macherelli che cureranno il funerale. L’ultimo saluto a Lorenzo dovrebbe essere a San Donnino.

«Mi prenderò cura – scrive Chiara Mottula - della tua meravigliosa bambina e la farò tifare Fiorentina. E tu sai quanto io amo l’Inter».

 

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