Il futuro della tramvia: Sesto, Campi e Bagno a Ripoli

Ma i tempi saranno lunghi: l'orizzonte è quello del 2030

La tramvia (Germogli)

La tramvia (Germogli)

Firenze, 9 aprile 2015 - Duemilatrenta. E’ l’orizzonte (lontano) del sistema tramviario fiorentino. O almeno quello che gli studi di fattibilità della Regione hanno individuato e presentato ieri. Tutti insieme, schierati, c’erano l’assessore ai trasporti regionali Vincenzo Ceccarelli, l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti e i sindaci dei Comuni di Sesto Fiorentino, Sara Biagiotti, di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, e di Bagno a Ripoli, Francesco Casini. Ma entro la fine di aprile sarà bandita la gara di appalto per la progettazione del sottoattraversamento fiorentino (sotto il centro storico o sotto i viali di circonvallazione?) perchè – l’assessore Giorgetti lo ha spiegato bene "il progetto preliminare deve essere presentato entro agosto al Cipe che poi dovrà indire la conferenza dei servizi". La questione più spinosa del percorso – insomma – è ormai arrivata alla fase finale. E l’ultimo nodo da affrontare è quello che l’assessore definisce il "nemico numero uno dei sistemi di mobilità urbana: le rotture di carico, cioè dover scendere e montare su un altro mezzo". Un aspetto – insiste Giorgetti – che deve essere risolto: è necessario rendere compatibili i mezzi di trasporto che passano in sotterranea rispetto a quelli di superficie".

Lo studio di fattibilità è stato redatto da un pool formato da tecnici ed amministrativi della Regione e dei quattro Comuni interessati. Le tre estensioni verso i comuni dell’area metropolitana individuate sono: verso Sesto Fiorentino, come prosecuzione della linea 2 (da Peretola verso la stazione ferroviaria di Castello e quindi al polo universitario per circa 6 km, con 6 fermate); verso Campi Bisenzio, (come prosecuzione della linea 4 – la sola ad essere già stata finanziata almeno in parte con 100 milioni dal decreto Sblocca Italia – dalle Piagge attraverso San Donnino fino a Villa Rucellai, per 5,4 km, con 6 fermate); verso Bagno a Ripoli (come prosecuzione della linea 3, dal confine fiorentino lungo la provinciale 34 di Rosano, per 1,3 km, con 2 fermate). Tutti gli allungamenti "rispettano – secondo la Regione – i requisiti di fattibilità e sostenibilità". E secondo l’indagine, con il sistema completato e a regime, nel 2030 nell‘area ci saranno più di 50 chilometri di tramvia per trasportare 85 milioni di passeggeri all‘anno a fronte dei 12,5 milioni ora trasportati dalla linea 1 e dei 36 milioni ipotizzati per le linee 2 e 3 che in questo momento sono in cantiere.

Per il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini: "i tempi di realizzazione di un’opera del genere non saranno brevi, ma dobbiamo crederci perché è sempre più vicino il momento di dare avvio ai lavori". Progetto importante, ma tempistica da rivedere, sottolinea il sindaco e presidente toscano dell’Anci, Sara Biagiotti: "Bisogna che l’opera sia realizzata prima del 2030 perché ci sono le condizioni ed è prontamente cantierabile".

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