Tramvia, nei cantieri lavori anche di notte. Prima corsa a maggio

La decisione presa dopo il sopralluogo del sindaco

Cantieri tramvia (New Press Photo)

Cantieri tramvia (New Press Photo)

Firenze, 25 agosto 2017 - INCROCIANDO le dita, si potrà salire a bordo delle linee 2 e 3 della tramvia a fine aprile, primi di maggio. I lavori per la realizzazione della linea 2 – nel senso delle opere edili – dopo i ritardi accumulati per lo stop causato dal ritrovamento di reperti storici (in via Guido Monaco, piazza dell’Unità e piazza Stazione), e per le difficoltà del cantiere alla palazzina Mazzoni, potranno essere conclusi entro la fine di febbraio.

IL SINDACO Dario Nardella, la scorsa settimana, in un sopralluogo sui cantieri insieme all’assessore ai lavori pubblici Stefano Giorgetti, ha ribadito come data di consegna il 14 febbraio. Probabilmente per la chiusura dei lavori non si andrà molto oltre anche se servirà una forte accelerazione e, a conclusione del nodo più complesso e più pericoloso per gli operai alla palazzina Mazzoni, l’istituzione di un turno di lavoro notturno: ma per far questo dovranno essere trovati i soldi, già che il lavoro di notte costa il 30% in più.

Il nuovo cronoprogramma dei lavori sarà concordato fra il Comune (concedente) e Tram spa (concessionario dell’opera) in un incontro già fissato a Palazzo Vecchio il 30 agosto cui prenderanno parte anche i massimi livelli delle diverse imprese impegnate nei lavori. In quell’occasione saranno comunicati gli aggiornamenti.

Non sarà possibile far funzionare le due linee di tram prima della fine di aprile, perché devono esere fatte le prove e i collaudi prima della messa in esercizio, che prenderanno circa due mesi di tempo. ANCHE se si spera, che almeno per la linea 3, si possa cominciare – conclusi i lavori tecnologici – a fare le prove a novembre nel tratto fra Careggi e piazza Dalmazia. La complessità del nodo palazzina Mazzoni dove si sta lavorando consiste nel fatto che il palazzo sarà attraversato dal tracciato con il doppio obiettivo di non interferire con una direttrice di scorrimento del traffico cittadino importante come viale Redi e di realizzare una fermata agli ex Macelli, al termine di via Gordigiani, in corrispondenza della stazione Foster dell’alta velocità che arriverà. Dopo aver scavalcato il corso del Mugnone, la tramvia correrà in parallelo alla linea ferroviaria e al tracciato stradale. In fondo a via Gordigiani il tracciato comincerà a scendere per riportarsi al livello stradale (qui ci sono stati problemi con le pendenze), in corrispondenza dell’uscita dal Palazzo Mazzoni sull’incrocio Belfiore-Redi, formando una trincea in area ferroviaria. La trincea è un’opera lunga complessivamente 236 metri, di cui 177 di tratto scoperto e 58 al coperto. DEL TRATTO coperto, 32 metri sono costituiti da travi prefabbricate, 19 da un impalcato e 7 metri da uno scatolare che attraversa l’intero fabbricato Mazzoni: un indispensabile passaggio per consolidare il palazzo che avvolgerà il tram come una galleria alta 5 metri e larga più di 8 metri che consentirà il passaggio di un doppio binario e di un sentiero pedonale di circa 75 centimetri per ciascun lato dell’opera.

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