Terremoto Firenze, il geologo Casagli: "Nuove scosse? E' possibile causa sciame sismico"

Parla l'esperto dopo il sisma che ha interessato la zona di Impruneta

Verifiche dopo una delle scosse dell'Impruneta del 3 maggio (Fotocronache Germogli)

Verifiche dopo una delle scosse dell'Impruneta del 3 maggio (Fotocronache Germogli)

Firenze, 10 maggio 2022 - La terra continua a tremare. Stamani alle 5,51 tanti fiorentini si sono risvegliati col letto che ballava. Sensazione spiacevolissima, visto che si è registrata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 3.3, sempre nella zona del comune di Impruneta (Firenze), ad una profondità di 9 km.

Terremoto, nuova forte scossa la sera del 12 maggio: 3.7 la magnitudo, epicentro ancora Impruneta

Il terremoto è stato localizzato dalla Sala Sismica dell’Istituto di geologia e vulcanologia (Ingv) di Roma. La zona tra Impruneta e San Casciano Val di Pesa, nel Chianti fiorentino, è interessata da giorni da uno sciame sismico. Dopo la forte scossa magnitudo 3.7 del 3 maggio scorso, se ne sono registrate molte anche nella notte tra domenica e lunedì e nella mattinata di lunedì. Stamani quella più forte. 

Il geologo Nicola Casagli

Vista la situazione complicata, La Nazione per fare maggiore chiarezza ha interpellato il geologo dell’Ateneo fiorentino, Nicola Casagli.

Professore, c’è da preoccuparsi?  “Durante uno sciame sismico non si può mai essere tranquilli. È possibile che ci siano scosse più forti. È bene dunque esser preparati. Le prime cose da fare? Fissare librerie, scaffalature e armadi e togliere i soprammobili in alto. Insomma, si può intanto organizzare la casa affinché sia più sicura. Così, in caso di scuotimento, il pericolo diminuisce”.

Per ora, la scossa più forte l’abbiamo avuta lo scorso 3 maggio, del 3,7. A quale intensità potrebbero esserci danni?

“La soglia dei danni seri è di 5. Ma è anche vero che ci possono essere lesioni agli edifici anche con magnitudo 3 e 4, quando son costruiti male. Nel 1919, in Mugello, il terremoto fu del 6,2 e fu una strage. Ricordiamo che tra un  grado e l’altro della scala Richter c’è un incremento di energia pari a 30 volte. Storicamente, i terremoti della zona di San Casciano si situano poco sotto il valore 4”. 

Perchè a Firenze le scosse si sentono parecchio?

“Le scosse si sentono bene a Firenze perchè, come nella maggior parte dei centri abitati in pianura, c’è l’’”effetto gelatina”. La nostra città poggia su terreni alluvionali, che sono ‘soffici’ e che dunque amplificano lo scuotimento. Un po’ quello che succede appunto scuotendo un vassoio con della gelatina sopra. Il vassoio, assimilabile in geologia alle rocce, si scuote poco. Diverso è il caso della gelatina. Ecco perchè è importante rendere la propria abitazione più sicura fissando armadi e librerie alle pareti. Non è comunque probabile un evento sismico che causi il collasso degli edifici, ma sono possibili scosse che potrebbero far cadere cornicioni o appunto far cadere librerie”. 

Che fare durante una scossa? 

“Ripararsi sotto un tavolo, reggendone le gambe oppure mettersi sotto gli architravi. Mai usare gli ascensori. In caso di scossa di forte intensità, una volta finita è bene uscire all’aperto, mettendosi lontani dagli edifici”. 

Cosa ci dice la storia riguardo ai terremoti nella zona dell’Impruneta?

“In quell’area ci fu uno sciame sismico che iniziò il 19 dicembre 2014 e che si protrasse per i primi giorni del 2015. L’epicentro era Greve in Chianti, quindi 5 chilometri più a sud di quello attuale. Non ci furono danni significativi, ma tanta paura sì. In quel caso, la magnitudo massima registrata fu del 4,1”.

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