Rogo di Sesto, Betori: "I Gesuiti risponderanno alla Santa Sede"

Il vescovo di Firenze si dice molto attento alla vicenda, ma non vuole interferire con la proprietà

Il cardinale Giuseppe Betori, presidente dei vescovi toscani (Germogli)

Il cardinale Giuseppe Betori, presidente dei vescovi toscani (Germogli)

Firenze, 25 gennaio 2017 - L'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, «segue con attenzione questa, come tutte le vicende che interessano i richiedenti asilo e profughi in città, auspicando che si riescano a comporre le esigenze della legalità con quelle della solidarietà e dell'accoglienza delle persone». Così una nota dell'arcidiocesi fiorentina in merito all'occupazione di uno stabile di Firenze di proprietà dei Gesuiti da parte di una novantina di somali il cui capannone rifugio a Sesto Fiorentino è andato a fuoco giorni fa, provocando anche un morto. Nella nota si specifica anche che il cardinale Betori «non entra nel merito della vicenda specifica, che è al di fuori della responsabilità della diocesi, avendo come protagonisti le istituzioni civili e i religiosi Gesuiti, proprietari dell'immobile, che si esprimono attraverso i propri Superiori, i quali non rispondono al Vescovo, ma direttamente alla Santa Sede».

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