Negoziante pestato da ambulante abusivo: "Gli avevo chiesto di spostarsi"

E' accaduto in via Sant'Antonino

Il negoziante malmenato

Il negoziante malmenato

Firenze, 28 febbraio 2017 - «T’ammazzo, la prossima volta ti ammazzo». Non ha usato mezzi termini il venditore abusivo che domenica pomeriggio, poco dopo l’ora di pranzo, intorno alle 15, ha spintonato e preso a pugni un commerciante di San Lorenzo. L’uomo è stato picchiato dal giovane abusivo che, attaccato per l’ingombrante presenza intorno all’area di vendita, è passato subito dalle offese verbali alle vie di fatto sotto gli occhi di numerosi turisti. L’unica colpa di Michele Ayoug, dipendente dei Fratellini – il negozio di pelle di via Sant’Antonino – quella di chiedere all’abusivo di spostare la sua roba.

Per tutta risposta, Michele è stato aggredito prima con le parole e poi fisicamente: le ferite sono ancora visibili lungo il collo e l’orecchio destro. «Non riesco a mangiare bene» racconta. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e l’ambulanza del 118. Un rapporto quello tra i commercianti e i fuorilegge ormai ai ferri corti: le liti sono quotidiane e sempre più aspre.

«È assurdo quello che è successo – spiega Michele – io sono qui per lavorare e lui copriva il nostro spazio espositivo. Gli ho detto di andarsene, ho fatto il gesto di scansare il suo tappetino e lui mi ha aggredito».

Prima solo e in un secondo momento con una decina di connazionali. «Ho reagito, non sono di certo rimasto con le mani in mano e qualche pugno glielo ho tirato. Ma le confesso che ho avuto paura, tanta. Erano in sei o sette, io solo. Poi per fortuna sono arrivati i miei amici» prosegue Michele. Un gran bazar dell’illegalità senza confini quello dell’abusivismo che conquista giorno dopo giorno nuovi spazi. Sono un esercito: li trovi in pianta stabile in via dell’Ariento, tra un banco e un altro, all’angolo con via Sant’Antonino nella versione ‘uomini invisibili’ (ossia quelli che vendono sulla parola e recuperano la merce in un secondo momento in magazzino) e davanti ai negozi. «Noi paghiamo tasse su tasse – prosegue Akram Saleh, titolare del negozio i Fratellini – e nonostante il periodo per gli affari non sia bello per nessuno ci sforziamo di stare nelle regole. Perché la legge non è uguale per tutti?».

San Lorenzo torna a battere i pugni e alcuni commercianti, come Ghissu – anche lei vittima più volte di aggressioni – confessano «di rimanere chiusi la domenica perché sono così tanti che è impossibile lavorare. Tanto vale rimanere a casa». Una grana bella grossa anche per le forze dell’ordine e Palazzo Vecchio. Così grossa che ambulanti e commercianti, riuniti nell’associazione I love San Lorenzo, si offrirono anche di pagare a proprie spese un sistema di guardie private. Ma a oggi nessuna risposta.

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