Negozi storici che chiudono, Old England dice stop: addio a fine anno

La proprietà: "Una decisione presa a malincuore, ma inevitabile". Il negozio risale al 1924

In via de’ Vecchietti sta per calare il sipario su Old England

In via de’ Vecchietti sta per calare il sipario su Old England

Firenze, 15 novembre 2016 - Un altro negozio storico dà forfait. Sta per ammainare un altro scampolo di Union Jack in territorio fiorentino. Chiuderà a fine anno l’Old England Store di via de’ Vecchietti. Ancora otto anni e avrebbe compiuto un secolo di attività. Un vero peccato. La globalizzazione non fa prigionieri, la crisi miete vittime, certo. E i conti di un’attività devono tornare. «Chiudiamo a malincuore – spiega Antonio Marcacci, terza generazione dei titolari di quello che in origine si chiamava Emporio Inglese – Ma in commercio quando si continua a mettere anziché a prendere... Si prova, si cerca di reggere, ma alla fine ci si deve arrendere». Poche parole, mentre il negozio è pieno di persone, attratte sì dalla vendita speciale a prezzi scontati, ma indubitabilmente anche dall’attrattiva della qualità, dal rigore British, dall’affidabilità old style.

«È un peccato che sia un modello, quello della bellezza e dell’identità territoriale, che non sta più in piedi – commenta Aldo Cursano, di Fipe Confcommercio – Gli esercizi storici rendono viva una città, la rendono unica. Bisognerebbe fare di tutto per difenderne la sussistenza e questo chiama in causa anche responsabilità politiche su fattori chiave come la raggiungibilità del centro, la difesa dalle speculazioni negli affitti. Certi locali rappresentano un patrimonio di tutti».

Un gioiello, a suo modo. L’Old England Store fu aperto nel 1924 dal nonno dell’attuale proprietario, che aveva già diretto gli Anglo American Stores di via Cavour. I locali furono ricavati dalla chiusura dell’antico vicolo e della corte collegava via de’ Vecchietti con via de’ Brunelleschi. Ben presto divenne – per gli arredi e i prodotti in vendita – un avamposto di Inghilterra nella città prediletta dai sudditi di Sua Maestà fin dall’Ottocento. Non a caso Franco Zeffirelli lo ha scelto come location per alcune scene del suo «Tè con Mussolini».

E pensare che, ironia della sorte, durante la Seconda guerra mondiale il negozio ha dovuto cambiare l’insegna inneggiante alla «perfida Albione». Fortunatamente sarebbe stata solo una parentesi nella vita quasi secolare di un esercizio che fra qualche settimana abbasserà definitivamente la saracinesca. E goodbye, Florence.

laura gianni

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