Caduta fatale da un'altalena, per la morte di Sofia ci sono 2 indagati

Iscritti nel registro degli indagati il proprietario dell'abitazione e suo figlio, amico di Sofia Salomoni

Sofia Salomoni

Sofia Salomoni

Vicchio di Mugello (Firenze), 6 febbraio 2018 - Due indagati nell'inchiesta della procura di Firenze sulla morte di Sofia Salomoni, la 22enne di Londa (Firenze) deceduta il 28 gennaio scorso dopo essere caduta in un dirupo da un'altalena, costruita artigianalmente, in una casa di campagna a Vicchio del Mugello.

La pm Ester Nocera ha iscritto nel registro degli indagati il proprietario dell'abitazione e il figlio di quest'ultimo, che in base agli accertamenti sarebbe responsabile di aver montato l'altalena nei mesi precedenti. Per entrambi l'accusa è di omicidio colposo. Secondo quanto appreso, accertamenti sarebbero ancora in corso sui soccorsi.

La 22enne si trovava nella casa di campagna dal giorno precedente l'incidente, insieme ad alcuni amici, per festeggiare il compleanno di una sua coetanea, figlia del proprietario di casa. L'altalena, costituita da un asse di legno appesa con una corda a un ramo di quercia, sarebbe stata rimossa subito dopo l'incidente dalla festeggiata. La struttura, montata diversi mesi prima dal fratello di quest'ultima, ora indagato, era sospesa nel vuoto: per potersi sedere era necessario portarla verso di sé tirandola indietro. La mattina del 28 gennaio scorso la 22enne è scivolata dall'altalena subito dopo esservi salita, facendo un volo di circa otto metri.

Per chiamare i soccorsi gli amici si sono dovuti allontanare dall'abitazione, che sorge in una zona non coperta da segnale. In base a quanto emerso dai primi risultati dell'autopsia, la 22enne è deceduta per un rapido e improvviso peggioramento delle sue condizioni dovuto a una forte emorragia interna provocata dalla rottura della milza. 

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