Mamme in rivolta per il menù delle mense scolastiche. Novità bocciate, si fa dietro front

Infuocato incontro dei genitori con l’assessore Giachi al Quartiere 5

Nervi tesi all’incontro dei genitori con la vicesindaca Giachi sui menù

Nervi tesi all’incontro dei genitori con la vicesindaca Giachi sui menù

Firenze, 16 novembre 2016 - «State affamando i nostri bambini». «Saltare il pranzo per poi abbuffarsi a merenda e a cena significa rischiare l’obesità da adulti». E ancora: «Il 40% dei bimbi non mangia. Ammettete di aver sbagliato e tornate ai vecchi menu». Mamme e papà coi coltelli tra i denti ieri pomeriggio a Villa Pallini, sede del Quartiere 5.

È lì che, alla presenza della vicesindaca Cristina Giachi, si è svolto l’ultimo infuocato incontro cittadino per mettere a fuoco cos’è che non va in quella «svolta local» dei nuovi menu pensati da Palazzo Vecchio. A sentire le proteste dei genitori, nulla va bene. Porzioni microscopiche («Non è possibile che un bimbo che non ha nemmeno toccato il primo debba accontentarsi di una fettina di prosciutto. I piccoli mi dicono che hanno fame. E io non so come fare», è intervenuta una maestra) e cibi sgraditi («Alcuni metterebbero in difficoltà anche gli adulti»): ecco gli argomenti principali messi – è proprio il caso di dirlo, - sul piatto dai genitori. «Lascerebbe suo figlio con un solo boccone di mozzarella nello stomaco?», chiede indignata una mamma al vicesindaco.

E un’altra: «Alla Poliziano abbiamo registrato scarti superiori all’80%. Anche questo è un messaggio sbagliatissimo che diamo ai nostri figli». «Se foste un ristorante, sareste falliti da un pezzo», punta il dito un papà. Sugli smartphone corrono le immagini dei pasti. «Più che una zuppa di cavolo e patate mi sembra una pappa per cani», arriccia il naso un genitore. «I cibi dovrebbero anche essere belli a vedersi. Guardate invece che aspetto hanno i finocchi gratinati». «E allora fatelo da voi il menu», sbotta una dietologa dell’Asl. I genitori non hanno dubbi: «Torniamo ai piatti dello scorso anno e aggiungiamo alcune novità poco alla volta». Vista la rivolta in atto, Palazzo Vecchio annuncia una parziale marcia indietro: «I menu saranno rivisti – dice Giachi -. È vero poi che le quantità sono state ridotte, ma sono i medici a dircelo». Intanto, già si sa che i peperoni saranno tolti e che al posto della pappa al pomodoro ci sarà la pasta al pomodoro. Gradito ritorno poi quello del purè. «Non c’è niente di immodificabile – sottolinea Giachi -. Due aspetti però li rivendichiamo: la qualità e il servizio. Nelle nostre mense non entra nessun alimento precotto o pre-tagliato». «Bene. Ma la cosa più importante è che i nostri figli mangino», dicono ad una sola voce le mamme. 

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