Per "evadere" basta solo un libro

Il commento

Marzio Pelù

Marzio Pelù

Massa, 17 giugno 2016 - Con un libro si può volare. O quantomeno evadere. Soprattutto se si è in carcere! Ecco perché la presenza di una biblioteca, in una casa di reclusione, è fondamentale. È come un’oasi. E può essere anche il luogo della svolta per vite che rischiano di essere perse per sempre. Per questi motivi “La Nazione” di Massa Carrara ha deciso di donare alla biblioteca del carcere cittadino una settantina di libri di ogni genere. Un piccolo contributo per un grande progetto che è quello in corso di attuazione da alcuni mesi nella casa di reclusione massese: la realizzazione di una biblioteca vera, dove i detenuti possono fermarsi a leggere e studiare o prendere in prestito volumi da portare in cella.

Gli scaffali ci sono, li hanno realizzati i detenuti. I libri pure: c’erano già, anche in passato, ma non erano ordinati ed era difficile fruirne, adesso invece sono etichettati e catalogati sempre grazie al lavoro dei detenuti e dei volontari che operano nel carcere di Massa a stretto contatto con le operatrici istituzionali, gli educatori e gli agenti della Polizia Penitenziaria, sotto la regia della direttrice Maria Martone. Insomma, il servizio è funzionante – siamo ormai nella fase dei “ritocchi” – e da un po’ di tempo a questa parte in carcere hanno iniziato a leggere persone che non avevano mai preso un libro in mano.

"Sentivo sempre i miei compagni di cella parlare di Dan Brown – ci ha raccontato Pierluigi, ieri, quando abbiamo consegnato i libri al carcere – ma non potevo mai partecipare alla conversazione. Così ho deciso di iniziare a leggere quei romanzi. Non avevo mai aperto un libro in vita mia... ora non riesco più a farne a meno".

"Leggere mi fa volare con la fantasia", ci ha detto un altro detenuto, Francesco, che invece ama Wilbur Smith. E le loro parole, i loro sorrisi e le loro strette di mano ci hanno fatto capire che quei ‘nostri’ libri non potevano avere una destinazione migliore.