di Francesco Marinari
Twitter: @framar1977
Isola del Giglio (Grosseto), 13 gennaio 2014 - Erano le 21.40 di venerdì 13 gennaio 2012, due anni fa, quando avvenne il naufragio della Costa Concordia all'Isola del Giglio. Trentadue persone morirono nel semi-affondamento della nave che si rovesciò su un fianco. La nave si incagliò sugli scogli di Giglio Porto passando vicino, forse troppo vicino all'isola. Errori e responsabilità che verranno valutati dalla giustizia, nel processo in corso a Grosseto contro Francesco Schettino, che della Costa Concordia era il comandante.
Trentatue vittime si diceva, per la più grave e assurda tragedia del mare nella storia della marineria mondiale. E' la prima volta che una moderna città galleggiante è protagonista di un naufragio. Un incidente che ha avuto miriadi di implicazioni: dai disagi per la popolazione del Giglio, che ancora vede davanti a sé il relitto, agli oltre cinquecento milioni di euro spesi fin qui da Costa Crociere per la rimozione della nave, tra rotazione dello scafo stesso, adesso in piedi, e rimozione vera e propria che avverrà a giugno.
Giornalisti da tutto il mondo e documentari hanno raccontato in questi due anni cosa è accaduto in quella maledetta notte. Lavoratori sempre da tutto il mondo hanno prestato la loro opera per tutte le attività che riguardano e riguarderanno ancora per mesi la rimozione.
Abbiamo deciso di ripercorrere le vicende della Costa Concordia nell'ultimo anno, da gennaio a gennaio, per fare il punto sull'evoluzione delle varie vicende parallele (rimozione appunto, vicende giudiziarie che coinvolgono Schettino).
GENNAIO 2014: la notizia principale di quest'ultimo mese riguarda la rimozione della nave, che avverrà a giugno (LINK). Ad annunciarlo, il prefetto Gabrielli in una conferenza stampa con il ministro dell'Ambiente Orlando. Il Giglio tornerà a trascorrere dunque le sue estati senza la sagoma inquietante della nave di fronte al porto.
DICEMBRE 2013: a dicembre sotto i riflettori va il comandante De Falco, che la notte della tragedia chiamò Schettino in un colloquio rimasto celebre, quello in cui venne intimato al comandante di tornare a bordo nella nave inclinata. "Ordinai a Schettino di tornare a bordo ma non mi ubbidì". La circostanza della testimonianza è il processo che si tiene a Grosseto contro il comandante Francesco Schettino.
NOVEMBRE 2013: a tenere banco è ancora il processo e la testimonianza di Domnica Cermotan, una delle persone che secondo l'accusa era in plancia quella notte ma non avrebbe dovuto esserci. La Cermotan ha ammesso di aver avuto una relazione con Francesco Schettino. Parlano anche gli altri membri dell'equipaggio al processo. In particolare, gli ufficiali.
OTTOBRE 2013: al processo a Francesco Schettino viene fatto sentire un audio del comandante che dice "Ch'agg combinat" in dialetto napoletano, subito dopo lo scontro con lo scoglio. Tiene banco anche l'intervista de La Nazione a due sub professionisti impiegati nelle ricerche dei dispersi che dicono "Non abbiamo mai visto niente di simile".
SETTEMBRE 2013: è il mese della rotazione. La Nazione online è impegnata nel raccontare a metà mese le operazioni per rimettere in piedi la nave, un primo passo per la rimozione del mostro marino lungo trecento metri. La rotazione si chiude all'alba di martedì 17 settembre 2013. Il Giglio festeggia quello che è un primo passo importante per togliere dall'isola un fardello di morte e distruzione che rallenta l'economia dell'isola stessa. A questo link lo speciale di quei giorni che ha visto La Nazione.it sull'isola.
AGOSTO 2013: lutto per la morte di Paolo Rona, un vigile del fuoco di Pavia che aveva operato con coraggio sulla Costa Concordia nei mesi successivi al naufragio. A lui era arrivata anche un'onoreficenza del sindaco di Pavia.
LUGLIO 2013: Schettino e Domnica Cermotan sono in aula per il processo ma tutto dura solo quindici minuti. C'è infatti uno sciopero degli avvocati e l'udienza dura lo spazio di un caffé. Poi il processo stesso viene aggiornato, ma è abbastanza per notare la presenza di due dei protagonisti di quella notte.
GIUGNO 2013: arrivano certi tempi sull'intervento di rimozione, tempi che sono stati poi rispettati. "La Concordia lascerà il Giglio a fine estate, mentre la rimozione finale sarà nella primavera 2014", dice il prefetto Gabrielli. Un sospiro di sollievo per il Giglio, che finalmente comincia ad avere punti di riferimento piu esatti.
MAGGIO 2013: è ufficiale, Schettino sarà processato per il naufragio. Il comandante, che era indagato insieme ad altre persone, è l'unico che va a giudizio. L'ipotesi è quella di "plurimi deficit colposi".
APRILE 2013: il brigadiere Giuseppe Giangrande viene ferito gravemente a colpi di pistola mentre fa servizio d'ordine fuori dal Parlamento. A sparare è stato uno squlibrato. Il brigadiere, tra i vari servizi svolti, prese parte anche alle operazioni al Giglio dopo il naufragio della nave nell'ambito dell'ordine pubblico.
MARZO 2013: i magistrati ricostruiscono il modo atroce in cui morì la piccola Dayana Arlotti, cinque anni, la più piccola delle 32 vittime. Morì insieme al padre inghiottita dalla nave che si rovesciava. La storia della bambina ha commosso tutto il mondo.
FEBBRAIO 2013: arrivano al porto di Livorno i cassoni che serviranno per la rotazione della Concordia. Mancano ancora molti mesi alla rotazione vera e propria ma sui cassoni c'è un importante lavoro di ingegneria da fare. Con delle valvole, i cassoni faranno entrare e uscire l'acqua del mare per bilanciare la Costa Concordia.
GENNAIO 2013: il 13 gennaio La Nazione online è presente alla commemorazione a un anno dalla tragedia. E raccoglie la storia della coppia statunitense che morì sulla nave. Alcune foto trovate tramite altri passeggeri ritraggono le due persone pochi minuti prima della loro morte. L'anniversario della tragedia resta un momento di grande dolore. I parenti delle vittime arrivano sull'isola per gettare un fiore in mare lì dove la nave sbatté contro lo scoglio, a pochi metri dall'isola.
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