Meningite? Conta solo la paura

Il commento

Cristina Privitera

Cristina Privitera

Firenze, 9 gennaio 2017 - Non c'è niente da fare. È la paura che governa le nostre azioni quando temiamo il contagio di una malattia grave e talvolta letale, come nel caso dell’aggressiva meningite di tipo C che imperversa in Toscana ormai da due anni. Ma la corsa a vaccinarsi (con lo scontato effetto imbuto che ha mandato in tilt le prenotazioni) è ripresa solo dopo l’ultimo decesso, il più straziante: il perfido meningococco C si è portato via in un soffio un bambino di neanche due anni. Non era stato vaccinato. Se lo fosse stato, dicono gli esperti, forse si sarebbe salvato. Così è andata per chi si è ammalato nonostante il vaccino. Solo uno dei casi mortali – 13 in due anni su 60 ammalati in Toscana – è di una persona vaccinata.

Intanto il saliscendi della psicosi collettiva qualche effetto lo ha sortito. Nella nostra regione hanno scelto di immunizzarsi quasi 20mila persone, ma con andamento a ondate dettato dal verificarsi di nuovi casi gravi o mortali. Il perché di ciò sta nel fatto che il tema vaccini si è fatto scivoloso e non c’è paura di meningite che tenga. La spinta arriva solo quando scatta il panico. Lo dicono i dati: la resistenza alle vaccinazioni è tale che anche in Toscana per alcune malattie non si raggiunge il 95% della popolazione, soglia sotto la quale non c’è l’immunità di gregge, ovvero il contagio mantiene vigore.

Non a caso la Regione Toscana, come già fatto dall’Emilia Romagna, vuole varare una legge, che vieta ai piccoli non vaccinati di frequentare gli asili nido pubblici (e forse anche le materne). In ballo c’è la salute di tutti. Ma ci sono già centinaia di genitori che su Fb (gruppo Vaccini libera scelta) chiedono lo stop alla nuova norma. Sostengono che sarebbe una limitazione della loro libertà di scelta. Eppure all’opposto, per chi sceglie i vaccini, la libertà da garantire è la salute dei propri figli messa a rischio da chi non si immunizza. Il meningococco C e gli altri batteri e virus non si pongono questi dilemmi e, impuniti, contagiano.