"Un incubo, un commando col mitra spianato". Un socio racconta: "Chiusi in una stanza"

Lui non c'era ma ha sentito i suoi dipendenti. "Il bottino è un po' più basso, intorno ai duecentomila euro. Pensavamo di essere al sicuro e invece..."

Carabinieri

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Arezzo, 28 luglio 2016 - «Erano sei davanti alla fabbrica e stavano per aprire quando sono stati sorpresi alle spalle da un commando armato». E' uno dei soci della Sicam a ricostruire quanto è avvenuto ieri mattina sulla base del racconto dei suoi dipendenti: «Avevano le pistole ma anche un mitra spianato, erano molto organizzati e avevano preparato la rapina con cura».

«I banditi si sono fatti aprire il caveau, poi hanno legato i miei dipendenti e li hanno chiusi in una stanza». Uno è rimasto libero per mancanza di corde o altro. «E’ stato lui a liberare i colleghi e a forzare la porta dello stanzino per poter rientrare nei locali principali e raggiungere il telefono fisso per dare l'allarme». Anche la fuga viene ricostruita dall’orafo: «Posso dire che rispetto alle cifre sul bottino circolate nel corso della giornata, il danno è stato minore. A un nostro primo calcolo potremmo essere intorno ai duecentomila euro».

LA SICAM era stata fondata nel 1977 da Pietro Sorini, uno degli imprenditori aretini più importanti durante gli anni ruggenti dell’oro. Produceva anche oggetti da collezione molto ricercati e che continuano ad arredare molte case aretine. Sorini alcuni anni fa ha lasciato e l’azienda è stata rilevata dai soci figlinesi.«Mai c'erano stati assalti alla Sicam dal 1980 a oggi. Siamo sconvolti. Oltre alla videosorveglianza, all’orario di ingresso si presentano sempre sei dipendenti, pensavamo che il numero potesse scoraggiare i colpi».