Il Governatore Enrico Rossi
Arezzo, 31 dicembre 2015 - Evitiamo i caroselli. Un po’ perché non è la stagione giusta e un po’ perché ormai la vittoria era annunciata. Però stavolta ce l’abbiamo fatta davvero. E nella strage delle sedi (quest’anno ad esempio abbiamo perso la Soprintendenza) una è salva: quella della Usl. Anzi della grande Usl.
La bandiera di questo gigante delle corsie sventola non a Siena, per una volta, ma ad Arezzo. L’ubicazione, stralciata in fase di legge regionale, era stata affidata alla giunta: e la giunta ieri, tra le pieghe di una riforma che domani parte davvero, ha detto sì.
Il Governatore Enrico Rossi ha mantenuto la parola data a giugno, tra l’altro proprio in un’intervista in esclusiva a La Nazione. «Non avevo dubbi – commenta pacato Vincenzo Ceccarelli – perché in quell’impegno, malgrado certe critiche un po’ di parte, non c’era niente di elettorale».
Il super assessore aretino evita proclami: tra l’altro anche lui aveva ribadito spesso che anche la perdita della sede non avrebbe inciso sulle effettive risposte sanitarie. Ma insomma, meglio averla qui che altrove: specie per il direttore generale, Enrico Desideri, al quale in fondo la scelta della collocazione si lega. Da domani tutta la riforma diventa operativa, insieme alla sede aretina.