Non è lo scheletro di Guerrina, i Ris: cromosoma di un uomo. Non tornano altezza, bacino e denti. Ma lo scenario prevalente è che non sia un altro delitto

Il dna arriva in anticipo come La Nazione aveva annunciato, ma già il medico legale aveva formulato l'ipotesi che le ossa fossero maschili. Ecco in base a quali elementi / IL GIALLO DEL CIMITERO: LE IMMAGINI / A CASA DI GUERRINA CON "CHI L'HA VISTO?"

La cappellina dell'ossario (Da "Chi l'ha visto?")

La cappellina dell'ossario (Da "Chi l'ha visto?")

Arezzo, 10 aprile 2015 - Come La Nazione ha anticipato per prima intorno alle 17,30 nella sua edizione on line, le ossa recuperate il 4 aprile scorso presso il cimitero di San Gianni nel comune di Sestino (Arezzo) non sono di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa da Ca Raffaello nell'aretino il primo maggio scorso. Ad attestarlo un particolare saltato fuori dalle analisi genetiche condotte dai Ris di Roma a tempo di record e con estrema precisione: a dare la certezza dell'attribuzione ad un uomo un cromosoma isolato su un frammento femorale, che, come si legge nel comunicato ufficiale dei carabinieri, «ha permesso di accertare che il reperto è da ricondurre ad un soggetto maschile, al momento ignoto, estrapolandone un profilo genetico completo e utile a fini tecnico investigativi».

L'indiscrezione circa il rinvenimento del cromosoma maschile aveva cominciato a circolare nella tarda mattinata. Già stamani, del resto, La Nazione nella sua edizione cartacea e in quella on line, aveva accennato allo scenario che le ossa appartenessero a un uomo e non a una donna. Poi quella che era solo una voce ha preso l'identità  di notizia certa e accreditata dagli investigatori attraverso un comunicato stampa ufficiale giunto nel tardo pomeriggio, dopo le 19. Ma adesso i 'gialli¬ sono due: oltre a capire che fine abbia fatto Guerrina, c'è¨ da accertare identità  e modalità  di morte dell'uomo a cui appartiene lo scheletro, e per questo ci vorranno tempi più¹ lunghi. Secondo i carabinieri che conducono le indagini, coordinati dal pm Marco Dioni della procura di Arezzo, potrebbe non trattarsi di morte violenta ma su questo particolare non ci sono ancora certezze. Lo scenario è quello di un errore che potrebbe essersi verificato al cimitero.

Le ossa erano state rinvenute il 2 aprile e repertate due giorni dopo alla vigilia di Pasqua nel piccolo cimitero di Sestino, a due passi da una casa vacanze di proprietà  della curia di Arezzo. Il pm Marco Dioni si era mostrato però² subito scettico sull'attribuzione a Guerrina soprattutto per il particolare della dentatura che non avrebbe avuto le caratteristiche di quella della mamma 50enne sparita nel nulla. Altri due gli elementi che avevano indotto per primo il medico legale Marco Di Paolo, dell'università di Pisa, a inviare già giovedì sera un rapporto preliminare in cui ipotizzava che si trattasse di un uomo: l'altezza, 1,75 circa, calcolata sulla misura di femore e tibia, venti centimetri in più di quella di Guerrina, e il bacino che aveva una forma prettamente maschile.

Padre Gratien Alabi, il religioso congolese indagato per favoreggiamento in sequestro di persona o omicidio ha appreso nel convento umbro dove si trova attualmente della vicenda relativa alle ossa senza rilasciare alcun commento. "Per il mio assistito potrebbe cambiare qualcosa - ha dichiarato il suo legale Luca Fanfani - il fatto che non sia Guerrina mi solleva però² non tanto come difensore ma per la speranza che venga ritrovata viva. Per Padre Gratien non si può² escludere che venga richiesta una misura estrema come l'arresto - ha proseguito lo stesso Fanfani durante un'intervista rilasciata alla trasmissione Mediaset Pomeriggio cinque « - perchè la procura non ha modo di reiterare il divieto di espatrio».

La trasmissione  «Quarto grado» si è¨ soffermata invece, come annunciato nelle anticipazioni, sulle confidenze che Padre Faustino, parroco di Ca Raffaello, avrebbe ricevuto da Graziano e sui presunti contatti che questo avrebbe avuto con Guerrina dopo la sparizione soprattutto in virtù¹ del desiderio della donna di andare a prendere il figlio. La stessa trasmissione ha riportato poi le dichiarazioni della cognata: «Guerrina non era una donna felice, il fatto di avere un figlio con problematiche le pesava molto». Adesso a cercarla con disperazione è¨ proprio quel figlio come confermato dall'avvocato di famiglia Francesca Faggiotto «Lorenzo cerca sempre la madre». Il marito della donna Mirko Alessandrini resta indagato per false dichiarazioni al pm, nei giorni scorsi si era detto speranzoso che quelle ossa non fossero di Guerrina.

IL RITROVAMENTO. Torniamo a sabato per rivivere le concitate fasi di questa vicenda. I Ris dei carabinieri erano venuti via dal cimitero di San Gianni con un sacco di ossa trasportate in laboratorio in quella che è l'ultima puntata del giallo di Guerrina, la casalinga scomparsa da Ca' Raffaello undici mesi e cinque giorni fa, il primo maggio 2014. Non è uno scheletro intero ma alcuni brandelli, rinvenuti fra giovedì e venerdì dentro l'ossario. Sono resti che andrebbero a costituire, secondo le indiscrezioni, parte del busto e degli arti di una figura umana compatibile, anche per altezza, con una donna, e una piccola parte del cranio. Non sarebbero stati rinvenuti vestiti. Le ossa avrebbero ancora cartilagini attaccate, il che farebbe pensare a una datazione relativamente recente, forse compatibile con scomparsa di Guerrina.

La segnalazione dei carabinieri che avevano rinvenuto le ossa durante un sopralluogo di ricerca nell'ossario del cimitero, era subito giunta in procura e lì è stato organizzata in tutta fretta l'operazione di sabato mattina, che ha lo scopo di capire se i resti possano appartenere a Guerrina Piscaglia, scomparsa il primo maggio scorso in un giallo per ora senza soluzioni. A metà mattinata sul posto, è arrivato anche il Pm Marco Dioni, che tuttavia non ha rilasciato alcuna dichiarazione nè prima nè quando è ripartito, dopo che i Ris avevano completato il loro lavoro. Ci vorranno probabilmente alcuni giorni per avere una qualche certezza sulle ossa: sono davvero di una donna? La loro datazione è compatibile con quella della sparizione di Guerrina? Gli inquirenti non nascondono un minimo di scetticismo ma al tempo stesso non vogliono lasciare niente di intentato. I resti umani sono stati rinvenuti da qualcuno che ha poi avvertito i carabinieri. Il resto è stato il tempo di organizzare il blitz in località San Gianni. Il resto, cronisti, abitanti del luogo e anche turisti ospiti di una casa vacanza della zona, lo hanno osservato praticamernte in diretta. Un vecchio cimitero transennato dai carabinieri, a qualche centinaia di metri dal paesino di San Gianni, sulla strada fra Ca' Raffaello e Sestino, nel comune di Sestino. Eccolo il teatro dell'ultima puntata del giallo di Guerrina: i Ris che nel sabato santo si precipitano in questa località di montagna per i loro rilievi scientifici su alcuni brandelli umani, nei pressi dell'ossario del cimitero. Il ritrovamento è avvenuto in circostanze che ancora gli inquirenti non rivelano ufficialmente anche se si sa che sono stati loro stessi ad arrivare al cimitero di San Gianni. Per primi, sabato mattina presto, sono arrivati i carabinieri della compagnia di Arezzo, che hanno provveduto al transennamento del cimitero, per tenere lontani i curiosi e consentire che si svolgano in pace le operazioni di recupero delle ossa. Nei pressi di San Gianni, ciuffo di case attorno a una vecchia Pieve, c'è anche uno dei laghi che nei mesi scorsi erano stati scandagliati alla ricerca di un cadavere, non lontano da una vecchia canonica, ma allora non si era arrivati ad alcun risultato concreto. E intanto la suspense sul mistero di Guerrina cresce, come l'attesa di imminenti novità giudiziarie sulla posizione di Padre Graziano, il principale sospettato per la scomparsa, anche se lui ha sempre negato di sapere qualcosa.