Calcioscommesse, tra i 130 indagati il portiere dell'Arezzo Benassi: "Mi hanno rovinato la vita". Tra gli ex amaranto Conte e Daniele Martinetti

Il Pm di Cremona ha notificato a tutti l'avviso di chiusura delle indagini. L'accusa è di frode sportiva. Nei guai anche l'ex presidente della Sansovino Veltroni

Max Benassi. Intorno in senso orario Conte, Goretti, Di Donato, Martinetti, Pieroni e Colantuono

Max Benassi. Intorno in senso orario Conte, Goretti, Di Donato, Martinetti, Pieroni e Colantuono

Arezzo, 10 febbraio 2015 - C'è anche lui. L'attuale portiere dell'Arezzo Massimiliano Benassi è coinvolto nell'ultimo filone del calciommesse, quello su cui indaga la Procura di Cremone. Anche al numero 1 amaranto è stato notificato dal Procuratore Roberto di Martino l'avviso di chiusura delle indagini, che è un po' il preludio alla richiesta di rinvio a giudizio in vista di un eventuale processo che rischia di vedere protagonisti alcuni dei nomi più importanti del calcio italiano. 

Benassi è coinvolto, certo, non per una partita dell'Arezzo ma per una partita dei tempi nei quali militava nel Lecce: per l'esattezza Lecce-Lazio. A proposito di quell’incontro con i biancocelesti, i pubblici ministeri scrivono che «il portiere del Lecce Benassi veniva espulso all’inizio del secondo tempo per un fallo da rigore, e Vives procurava un’autorete, in tal modo favorendo due dei goal segnati dalla Lazio». 

Si tratta ora di capire quale sia il reato contestato a Benasso. Infatti sui 130 indagati ad una sessantina viene contestata l'associazione a delinquere,  mentre agli  sono contestati singoli episodi di frode sportiva: tutto per un totale di 150 partite tra Serie A, B e Lega Pro. «Mi hanno già rovinato la vita oltre che parte della carriera con questa storia del calcioscommesse in cui non c’entro per nulla. Sono sempre stato corretto e pulito. Dall’inchiesta sportiva sono uscito indenne, insieme al mio avvocato lotterò fino all’ultimo per dimostrare la mia estraneità ai fatti"

Nella lista c'è anche Giorgio Veltroni, che vive a Monte San Savino ed è stato per anni presidente proprio della Sansovino, anche se rientra in questo filone per gli anni nei quali è stato presidente dell'Alessandria. E non finisce qui. La lista degli ex amaranto è quasi da record. Il nome più eclatante è Antonio Conte, ora allenatore della Nazionale e che cominciò la carriera da tecnico proprio ad Arezzo nella sfortunata stagione 2006-2007 dove non bastò una grande rimonta per salvarsi. C’è il tecnico dell’Atalanta, Stefano Colantuono, ottimo stopper amaranto di 30 anni fa.  E ci sono Ermanno Pieroni, direttore sportivo in B per due stagioni, Daniele Martinetti, attaccante che ha firmato oltre trenta reti in amaranto ("siamo allibiti dice il suo procuratore Paolo Cangi e con cui ora Martinetti lavora, ma tutto si chiarirà"). Daniele Di Donato, centrocampista che si fece onore l’indimenticabile stagione di Gustinetti, Roberto Goretti, centrocampista per due anni, dal 2006 al 2008, Andrea Iaconi, ds nel 2008-2009 e attualmente al Brescia. E ancora Daniele Quadrini, che ha giocato qualche partita in serie D.