
Dopo una lunga riflessione lo Juventus Club Viareggio, storico sodalizio che proprio quest’anno celebra i 50 anni di attività, ha deciso di sospendere l’attività sportiva (settore giovanile e scuola calcio) nella stagione 2020-21. Il consiglio direttivo del club – a iniziare dal presidente Piero Russello – ha ritenuto, per senso di responsabilità, che non ci siano i presupposti per tutelare la salute dei ragazzi e di quanti svolgono quest’attività, sociale prima ancora che sportiva. La ripresa del Covid 19 e l’incertezza delle tante norme anticontagio hanno indotto la società viareggina a prendersi un anno sabbatico.
"Attualmente – conferma Piero Russello – la cosa non è fattibile. E’ stata una scelta difficile, non istintiva, bensì ponderata, giunta al termine di una lunga riflessione. E la conclusione è stata inevitabile. A prescindere da quella che sarà poi la decisione definitiva sul nostro futuro, se lasciare o riprendere il prossimo anno l’attività, abbiamo comunque la consapevolezza di aver contribuito in moto fattivo allo sviluppo dello sport nella nostra città e di aver regalato a tanti, tantissimi viareggini la spensieratezza di fare calcio in una famiglia. Sono cambiati i tempi, sono cambiate le esigenze, i protocolli. Siamo andati avanti per anni senza una struttura propria, abbiamo provato a realizzare il sogno di costruire qualcosa da lasciare un giorno alla città, ma l’amministrazione comunale si è sempre dimostrata sorda alle continue richieste che abbiamo portato alla sua attenzione. Eppure abbiamo dato dimostrazione negli anni delle capacità organizzative e delle risorse umane di cui siamo sempre stati dotati. Speriamo che in futuro, in attesa della ripresa, le cose cambino".
Su una cosa Russello ci tiene a fare chiarezza: "Lo Juventus club Viareggio – spiega – non è un progetto fallito come molti vorrebbero far credere, perché non ha più risorse umane o economiche. Ci fermiamo solo perché non ci sono momentaneamente le condizioni per fare sport. Alla fine oggi sono cambiate soprattutto le persone, non esistono più rispetto e gratitudine e troppo spesso ci si dimentica di chi ci ha teso una mano quando se ne aveva bisogno; la memoria è corta, troppo corta e, anche per questo per noi, non è più accettabile".
Lo Juventus club sospende pertanto per un anno l’attività degli Allievi A e B, del Giovanissimi A, dei Pulcini, della scuola calcio. Continua invece l’attività del club soprattutto con iniziative legate alle partite della Juventus con l’organizzazione di trasferte non appena verrà dato il via libera alla riapertura dei tifosi allo stadio.
"Per quasi 50 anni – prosegue Russello – abbiamo portato avanti con grande entusiasmo e professionalità la nostra attività sportiva (anche con squadre Uisp e Terza Categoria), diventando mano a mano un vero e proprio punto di riferimento per tante generazioni di giovani che volevano avvicinarsi al calcio nel rispetto dei valori più importanti che lo sport deve insegnare: una lunga storia la nostra, fatta di grandi soddisfazioni, sportive e umane, ma soprattutto di emozionanti condivisioni con i tanti ragazzi che hanno indossato i nostri colori. E’ sicuramente difficile – conclude – lasciare oggi alla soglia di un traguardo importante (del 50esimo anniversario), nonostante la consapevolezza che non esistano più le condizioni per proseguire, anche se restano immutati il nostro entusiasmo e la nostra passione nel fare calcio".