A tu per tu con Bresciani "Una finale equilibrata"

L’ex allenatore del Forte dei Marmi parla della sfida scudetto col Trissino "Lo scudetto se lo contendono le due squadre pronosticate alla vigilia".

Il suo Lodi negli ultimi due anni ha incontrato più volte Trissino e Forte dei Marmi con in palio i massimi trofei nazionali. Pierluigi Bresciani è quindi la persona più indicata a presentare la finale scudetto 2023 fra versiliesi e vicentini. Il tecnico fortemarmino con anni e vittorie sulla panchina rossoblu, ha appena chiuso la propria annata in giallorosso con una squadra che ha raccolto unanimi consensi.

Bresciani, che annata è stata?

"Siamo felici della stagione appena conclusa. Naturalmente dispiace per l’uscita: abbiamo pagato le prove nelle prime due partite, poi siamo tornati quelli che eravamo, ma non è bastato. Resta il percorso di crescita che, a volte, è anche più importante della vittoria di un trofeo. A Lodi, per esigenze di bilancio, non è possibile al momento fare follie, per cui portiamo avanti questo progetto in cui puntiamo a valorizzare giovani che, nel giro di due o tre anni potranno anche farci andare oltre i semplici piazzamenti. Il fatto che una piazza importante come Lodi sia stata molto vicina a questi ragazzi è stato importante, così come l’apporto della società e del mio staff".

Che finale sarà quella fra Trissino e Forte dei Marmi?

"È la finale che veniva prevista a inizio stagione e penso che sarà una sfida molto equilibrata. Tutte e due le contendenti hanno campioni che possono risolvere qualsiasi partita e un pronostico è oltremodo difficile. Penso che il Trissino abbia un lieve vantaggio per il fatto di poter giocare una partita in più sulla propria pista che ha caratteristiche diverse da quella del Palaforte, ma credo che a questi livelli saranno gli episodi a rivelarsi decisivi".

Quali sono i punti di forza delle due contendenti?

"Certamente l’attacco del Trissino è quello più forte, mentre del Forte dei Marmi la difesa, specie nelle ultime partite, è apparsa molto ben registrata. Più di tutto comunque conteranno le giocate dei singoli".

I due allenatori si conoscono bene...

"De Gerone è più tranquillo, Bertolucci più focoso ma, anche per aver collaborato fino a pochi mesi fa, mi pare che condividano la stessa filosofia di gioco".

G.A.