Benedetta è la nuova fiamma di Briatore. Il paese difende la sua Miss: "Troppi pettegoli"

Benedetta Bosi è stata Miss Carnevale 2017. Alessandro Biagi, presidente di Pro Strettoia, difende la ragazza e la sua famiglia dagli attacchi sui social

Benedetta Bosi e Flavio Briatore

Benedetta Bosi e Flavio Briatore

Pietrasanta (Lucca), 1 novembre 2019 - Alla tranquillità e alla semplicità tipiche di un borgo di tremila anime come Strettoia, da giorni si contrappone una ’battaglia’ sui social senza precedenti. Roba da guelfi e ghibellini, verrebbe da dire. O meglio, da «pettegoli» come rimprovera la Pro Loco, scioccata dal linguaggio usato nei confronti della giovane e della sua famiglia.

Non tutti del resto possono dire di avere come concittadina Benedetta Bosi, diventata la nuova fiamma di uno degli imprenditori più noti al mondo quale Flavio Briatore. Il flirt tra l’ex Miss Carnevale Pietrasantino e il manager, 20 anni lei e 69 lui, è l’argomento del giorno in un borgo finora conosciuto più che altro per il vino e per aver ospitato il passaggio della Linea Gotica. La famiglia della giovane, che studia giurisprudenza all’università Cattolica di Milano, vive in località Montiscendi ed è molto apprezzata in paese.

Ma sulla vicenda è comprensibilmente riservata, a differenza dei tanti che si stanno invece sfogando sui social con commenti di ogni tipo, mentre magari in paese vanno in bottega e parlano del tempo o della scuola del figlio. E’ a loro che intende rivolgersi Alessandro Biagi nella doppia veste di presidente della Pro Strettoia e della contrada del Carnevale.

«I genitori di Benedetta sono persone meravigliose – racconta – e non meritano le critiche che ho letto su Facebook da chi ritiene che abbiano lasciato ’troppa libertà’ alla figlia, evidenziando anche la differenza di età tra lei e Briatore. Sono attacchi che ritengo fuori luogo e fuori tempo, con tutti i problemi che ci sono possibile non abbiano altro a cui pensare? Certi miei compaesani stanno facendo la figura dei ’sepolcri imbiancati’, ma quasi tutti, me compreso, hanno dei figli e non possono sapere quale strada prenderanno da qui ai prossimi anni. Bisogna rispettare le decisioni dei nostri ragazzi, a patto chiaramente che non facciano del male a se stessi o agli altri. Chi siamo noi per permetterci di giudicare i figli degli altri? Ognuno guardi in casa propria e faccia un giro nei vari mercati settimanali che ci sono in zona: una ’padellata’ di affari suoi la troverà sicuramente».