ALBERTO CELATA
Politica

Il sondaggio elettorale: “Il consenso può crescere”

Il sindaco Giorgio Del Ghingaro: “Non mi stupisco di queste percentuali. Con un lavoro serio, accurato e rispettoso si possono incrementare”

Il sindaco Del Ghingaro parla del sondaggio sulle elezioni regionali

Il sindaco Del Ghingaro parla del sondaggio sulle elezioni regionali

Viareggio, 20 maggio 2025 – Attento, accorto, capace di misurare le parole al centesimo, tanto da non sembrare neppure il lontano parente dell’autore della battuta “Se il Pd scarica Giani, mi candido con i civici e vinco”, che lui stessa archivia come tale. Con questo atteggiamento, da freddo ed esperto analista della politica, il sindaco Giorgio Del Ghingaro commenta il sondaggio Winpool, molto lusinghiero per lui, commissionato in vista delle prossime elezioni regionali.

Come va “l’imbarcazione leggera e agile de L’Altra Toscana?

“Va bene, una bellissima esperienza, coordinata da amministratori civici che conoscono una regione che è davvero l’altra Toscana. Una Toscana fuori dagli schemi più snella e agile, che fa del confronto una propria peculiarità”.

Lei hai detto che se il Pd scarica Giani, si candida con i civici e vince. E se invece il Pd candida Giani, lei che fa: non si candida più?

“Al momento siamo molto concentrati sull’aspetto politico del coordinamento civico. Ciò ci consente di studiare e fare sintesi tra le varie entità territoriali, che sono forti nelle proprie realtà ma ristrette nei propri confini. Il lavoro politico che stiamo facendo consiste nell’allargare le dimensioni locali a una visione regionale dando dei punti di riferimento concreti. Questo è ciò che stiamo facendo e siccome non siamo una nave da crociera, che fa divertire i propri passeggeri a bordo e si dimentica di quello che c’è fuori, noi ci preoccupiamo di quelli che stanno sulle banchine e aspettano segnali forti dalla politica regionale. Poco importa, adesso, delle candidature, ora siamo davvero molto concentrati sul progetto civico toscano”.

L’ha sorpresa il fatto che lei sia più conosciuta del candidato Governatore del centrodestra, Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia?

“Un’esperienza ventennale alla guida di due Comuni, diversi ma entrambi molto conosciuti per varie questioni, produce in maniera inevitabile l’attenzione e conseguentemente una conoscenza, ma il tutto è ancora da sviluppare, rafforzare e riempire di contenuti. Essere conosciuti conta poco se non si hanno gli strumenti per trasformare questa visibilità in consenso”.

A proposito del sondaggio, del 10%, che attualmente prenderebbe se lei si candidasse, cosa ne pensa?

“Penso che in Toscana ci sia una forte volontà di cambiamento, una spinta forte alla discontinuità. Questo perché credo che sia sempre più evidente che probabilmente alcuni grandi temi vadano governati in maniera diversa dall’attuale. Mi riferisco in particolare alla sanità, ai distretti industriali e alla grandi tematiche ambientali. È inevitabile che ci sia un largo numero di cittadini, che fuori dalle stanze chiuse dei partiti, vogliono qualcuno che si occupi concretamente dei loro problemi e tenti di risolverli. Chi lavora, chi studia, chi vorrebbe godersi la meritata pensione, ha necessità di risposte e non di giochetti politici per accaparrarsi qualche poltrona e assicurarsi briciole di potere. Non mi stupisco di queste percentuali, che sono convinto che con un lavoro serio, accurato e rispettoso si possano riuscire a incrementare”.

Per la Toscana in generale e per Viareggio in particolare cosa si augura che venga fuori dalle prossime elezioni regionali?

“Mi auguro un cambio di passo, aldilà di chi avrà la meglio in sede elettorale. Un cambio di passo a livello amministrativo, perché non si governa soltanto facendosi conoscere, ma si governa con competenza e professionalità, secondo principi cardini di cui la Toscana è portatrice: solidarietà, sostenibilità e grande apertura alla società civile, in particolare quella che non va a votare e che è talmente stanca dal disinteressarsi del grande bene comune che è la politica. Quindi mi auguro che ritorni la passione e l’entusiasmo nel partecipare all’attività pubblica e che ci sia un forte sviluppo in innovazione, che non ci faccia perdere terreno rispetto alle altre regioni”.