L’Asl risarcirà l’infermiera 'punita'

Alla dipendente era stato decurtato lo stipendio dopo un diverbio con un paziente

Medici di base, foto generica (Spf)

Medici di base, foto generica (Spf)

Viareggio 26 marzo 2019 - Ebbe un diverbio con un paziente e fu colpita di conseguenza da un provvedimento disciplinare da parte dell’Asl Toscana nord ovest: un’infermiera dell’ospedale Versilia ha fatto però ricorso al giudice del lavoro e, assistita dal sindacato autonomo Fials e dallo studio legale Buonaccorsi di Viareggio, lo ha vinto. Il fatto risale a quattro anni fa. Era un sabato e un paziente al Pronto Soccorso con problemi agli occhi chiedeva di essere visitato da un oculista, solo che lo specialista nel fine settimana è di reperibilità e interviene esclusivamente in casi molto gravi. Nonostante le spiegazioni, il paziente insisteva e ne nacque una lite. A seguito della segnalazione del paziente, l’Asl promosse un provvedimento disciplinare nei confronti dell’infermiera e le detrasse dallo stipendio emolumenti pari a dieci giorni di stipendio, ovvero 673 euro, come è previsto dalla normativa. La donna, iscritta al Fials, decise di impugnare il provvedimento di fronte al giudice del lavoro, la dottoressa Alfonsina Manfredini, che le ha dato ragione e disposto la restituzione della somma; inoltre l’Asl è stata condannata al pagamento degli oneri di legge, per un totale di 1.825 euro.

«Si trattava di un provvedimento disciplinare che già all’apparenza non risultava sostenibile a causa dell’assenza dello specialista – spiega il Fials – . Il problema è a monte: il personale è insufficiente e lavora sotto stress, e così può succedere che ci possano essere tensioni con il pubblico, sia pure deprecabili. Chi lavora negli uffici rischia meno di chi ogni giorno è a contatto con la gente, che può incorrere in problemi ed essere colpito da provvedimenti disciplinari. Non è un caso che questi provvedimenti stanno aumentando: i dirigenti però dovrebbero valutare bene le situazioni prima di erogarli».

Intanto il Fials saluta con favore la decisione del Governo di varare un decreto che sancirà l’eliminazione del blocco del turnover nella sanità. «Medici, infermieri, infermieri pediatrici, ostetriche/i, tecnici sanitari, oss, amministrativi, professionisti della salute precari o disoccupati delle restanti discipline possono tirare un respiro di sollievo – afferma il sindacato autonomo – . La segreteria Versilia in delegazione a Roma aveva fatto presente all’allora sottosegretario del ministero della Salute on. Fugatti la questione del vincolo assunzionale che risaliva al 2009. Questo obbligava le Regioni a spendere per il personale quanto nel 2004, meno l’1,4%, al di là del fatto che il loro bilancio generale della sanità fosse in pareggio. Adesso la Regione Toscana non ha più alibi: appena il testo sarà approvato in via ufficiale, il sindacato Fials busserà alle sue porte per le assunzioni che in tutti questi anni ci hanmo negato nascondendosi dietro un vincolo normativo».

Gianfranco Poma