Giancarlo Casolo: "Lascio una Cardiologia moderna e rinnovata"

In 18 anni da primario oltre 20mila pazienti ricoverati

Giancarlo Casolo:: "Lascio una Cardiologia moderna e rinnovata"

Giancarlo Casolo:: "Lascio una Cardiologia moderna e rinnovata"

Versilia, 1 maggio 2024 – Ha proiettato il reparto di cardiologia all’esterno, in un dialogo continuo con i medici di base. Da oggi va in pensione Giancarlo Casolo, per 18 anni direttore della struttura complessa di Cardiologia dell’ospedale Versilia. Il dottor Casolo si è laureato nel 1981 in Medicina e Chirurgia e si è specializzato in Cardiologia all’Università di Firenze, lavorando poi all’ospedale San Giovanni di Dio prima e a Careggi poi, prima di vincere il concorso per direttore di struttura complessa all’ospedale Versilia nel 2006. Qui ha introdotto l’impiego delle tecniche di diagnostica avanzata per lo studio del cuore, delle quali è stato pioniere a livello nazionale e ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Il bilancio di questa lunga esperienza?

"È stato un grande privilegio guidare la Cardiologia del Versilia dove i risultati sono stati eclatanti. Nel 2006 la mortalità sul territorio per problemi vascolari era la più alta della Toscana e ho capito che la risposta non poteva esser legata alle sole cure ospedaliere ma che doveva coinvolgere alla base i 140 medici di medicina generale in modo proattivo. Una volta identificati i referenti abbiamo fatto aggornamenti, riunioni e percorsi congiunti e il risultato è arrivato. Nel 2019 è stata abbattuta del 40% la mortalità cardidovascolare ed oggi la mortalità per scompenso cardiaco nella Asl nord ovest è la più bassa di tutta la Toscana, così come il tasso di ricoveri ripetuti".

La collaborazione con i medici di famiglia è stata pionieristica...

"Ho imparato tanto dalla medicina generale e i medici di base hanno imparato dalla mia esperienza. Per 10 anni sono andato alla Casa della Salute di Querceta proprio per rafforzare il dialogo e questo modello di casa di comunità ha registrato il più alto livello di soddisfazione da parte dei pazienti con i migliori indicatori di salute in assoluto".

Cosa lascia in eredità?

"Un reparto perfettamente funzionante con elevatissime professionalità. In 18 anni abbiamo ricoverato 20mila pazienti e la direzione generale non ha mai fatto mancare il proprio supporto anche in momenti difficili come quelli del Covid. Purtroppo negli ultimi anni c’è stata carenza di medici e specialisti, le risorse sono calate ma il

livello di assistenza cardologica è tra i più alti in Italia. Noi abbiamo fatto conoscere la cardiologia del Versilia anche all’estero con una presenza costante a congressi nazionali ed internazionali e siamo stati da esempio per la cura delle patologie. Siamo una delle poche realtà dove tutti i pazienti che arrivano in pronto soccorso vengono avviati in pochi iorni a consulenza cardiologica completa. Ciò ha quasi azzerto i ricoveri per fibrillazione atriale. In questo reparto inoltre ogni medico ha potuto siluppare le migliori competenze che desiderava raggiungere. Ho sempre facilitato la promozione delle ambizioni personali: il dottor Del Meglio è responsabile della cardiologia riabilitativa e la dottoressa Canale ha ricevuto il riconoscimento nazionale per la cardioncologia. Anche i nostri infermieri sono cresciuti grazie al lavoro della capo sala Stefania Lencioni. Tutti insieme abbiamo operato per una visione moderna della cardiologia".

Un ricordo che porterà nel cuore?

"Tutti i ringraziamenti dei pazienti. Non dimenticherò mai la generosità della famiglia di una donna seguita da vicino prima che la malattia la portasse purtroppo alla fine. I parenti ha promosso una raccolta di fondi e donato al reparto un elettrocardiografo di alto livello in sua memoria".

Francesca Navari