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L'addio a Gabriele, paracadutista scomparso in volo. Il padre: "E' morto felice"

Il 35enne è scomparso il 18 giugno al Campovolo di Reggio Emilia durante un lancio in gruppo

Il padre di Gabriele, Fabrizio, in uniforme al funerale

Viareggio, 4 luglio 2022 - L’ultimo saluto a Gabriele Grossi è stato commovente. L’urna cineraria è stata deposta davanti l’altare della chiesa di Santa Rita, insieme ad un quaderno per lasciare scritti pensieri dedicati al trentacinquenne paracadutista.

Accanto, due grandi foto nelle quali era ritratto a terra appena eseguito un lancio, e insieme alla fidanzata Cecilia Langella. Gabriele è scomparso il 18 giugno al Campovolo di Reggio Emilia durante un lancio in gruppo. Stessa sorte per Fabrizio Del Giudice, istruttore di volo poco più che cinquantenne, residente a Milano. I due avrebbero avuto una collisione a volo aperto e i fili dei loro paracaduti si sarebbero intrecciati determinando, così, la caduta al suolo.

Grossi era un atleta, caporalmaggiore della Brigata Folgore e con una grande passione per i lanci col paracadute, dei quali centinaia eseguiti a scopo sportivo. Molti anni li ha passati alla caserma della Brigata Folgore di Pisa, dove era istruttore, e sui campi di volo dove si lanciava nel vuoto coi colleghi e colleghe parà. Fino a quel tragico sabato 18 giugno. Una vita spezzata così. Alla funzione religiosa erano presenti il padre Fabrizio, in uniforme da tenete colonnello pilota (in congedo) dell’Aeronautica Militare, sua moglie Pascale Coulombe, soprano che ha cantato l’AVe Maria al termine della messa, e Claudio, fratello di Gabriele.

Assente per motivi di salute la madre, Eleonora Mangia. C’erano numerosi amici del giovane scomparso e del fratello Claudio, oltre a parenti e conoscenti della famiglia. Nel suo discorso, il babbo Fabrizio ha ricordato i momenti belli trascorsi con il figlio Gabriele: “E’ stata una vita intensa legata da una profonda amicizia. Siamo andati insieme in moto, a sciare, a giocare. In aeroplano poco. Non gli piaceva. Lui voleva buttarsi giù dall’aereo, questa cosa lo rendeva felice. E ha raggiunto tutti gli obiettivi che si era posto fin da ragazzo. Così se ne è andato felice, ne sono sicuro...”. La messa si è conclusa con la Preghiera del Paracadutista, letta dal generale Giuseppe Falconi. Alle esequie ha partecipato l’Associazione arma aeronautica sezione di Viareggio.

W. S.