REDAZIONE VIAREGGIO

“Vi racconto Gaber“: il Signor L. alla Gamc

Sandro Luporini, l’artista del mare torna protagonista. Oggi si presentano il catalogo della mostra e il libro sul cantautore milanese

Proseguono gli appuntamenti a corollario della mostra “Dipingere l’ansia per dipingere la storia” del maestro Sandro Luporini. La mostra, che sta registrando un grande successo di visitatori, è visitabile fino a gennaio alla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Viareggio.

L’esposizione, è organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Associazione Adac di Modena. E’ nata su progetto complessivo ideato e curato nel 2016 da un big come Philippe Daverio, con aggiornamenti di Giuseppe Cordoni. Oggi alle 17 la Gamc ospita la presentazione del catalogo della mostra ed il libro scritto da Sandro Luporini in collaborazione con Roberto Luporini. Il libro si intitola “Vi racconto Gaber.” All’incontro partecipano oltre agli autori, gli artisti del gruppo che negli anni Ottanta prese il nome di Metacosa di cui Sandro Luporini è stato un esponente illustre: Giuseppe Bartolini, Giuseppe Biagi, Gianfranco Ferroni, Bernardino Luino, Sandro Luporini, Lino Mannocci, Giorgio Tonelli.

Il catalogo è un volume importante che in 270 pagine racchiude sia il lavoro pittorico sia

quello letterario e teatrale di Giorgio Gaber.

Nel catalogo sono riprodotte tutte le opere attualmente esposte alla Gamc di Viareggio: 182 quadri a olio, 15 tecniche miste e 40 elaborazioni grafiche.

Il catalogo comprende inoltre numerosi testi che rappresentano una lettura approfondita ed esaustiva dell’opera pittorica di Sandro Luporini e un testo critico intitolato “Luporini, un gabbiano ipotetico” realizzato dal professor Roberto Luciani.

Nel catalogo la pittura entra trasversalmente anche nella parte

letteraria dove le parole del pittore, che ha fatto del mare la sua ispirazione dominante, rappresentano un veicolo che viaggia attraverso le debolezze del

genere umano e del nostro Paese in particolare, per dipingere immagini di un’Umanità in stato di precarietà. La arte come racconto della vita e delle emozioni.