MARIA NUDI
Cronaca

Cresciuto a pane e Vasco Rossi: acquista i biglietti per il concerto, poi lo chiamano a esibirsi sul palco

L’incredibile storia di un giovane musicista versiliese, Leonardo Badiali, grande fan del rocker di Zocca. Con la sua band si esibirà a Milano prima dello show del Blasco. "Per me è un sogno che si avvera"

Seravezza, 9 giugno 2024 – «È un onore aprire il concerto di Vasco (Rossi ma il cognome non è importante; ndr ) martedì allo stadio di San Siro", l’emozione, la gioia e il senso di responsabilità di questa esibizione, Leonardo Badiali, 22 anni, musicista versiliese, le trasmette con il tono della voce. Lui che aveva acquistato i biglietti per andare a vivere la musica di uno dei suoi beniamini riuscendo a comprarli proprio per la tappa milanese ora è in parte protagonista della serata. A volte il destino arriva dove non si pensa possa esaudire il sogno più grande.

«Sono cresciuto con le note di Vasco, mio padre Mario è un musicista come del resto lo è mio fratello maggiore Pierfranceso", racconta Leonardo Badiali, Leo per gli amici, alla vigilia di questo evento che rappresenterà anche nel futuro una tappa della sua carriera tra le più importanti. La musica per questo giovane musicista e cantautore che ha frequentato il Liceo Artistico e Musicale “Felice Palma” a Massa e ha già in tasca la triennale al Conservatorio Arrigo Boito di Parma in batteria jazz è nel dna, è pane quotidiano. Cresciuto a musica e parole. A San Siro davanti a quella platea immensa di fans presenterà tre brani inediti: Overdose, Ma quale amico, Sbattimento.

"Nonostante i titoli – racconta raggiunto al telefono – sono tutti brani gioiosi e il primo Overdose non fa riferimento alla dipendenza dalle droghe".

Quale significato ha la musica?

"Senza musica sarei perso. È un linguaggio, è la mia vita", tono deciso di chi mette anima, passione e studio per fare di questa passione il futuro. Musicista e cantautore

"Scrivo quando sento l’ispirazione. Se sono in macchina mi fermo. I miei brani attingono alla realtà", racconta con quella emozione che nasce dal cuore.

Se dovesse paroganare la musica a un paesaggio?

"Sarebbe un mare mosso, agitato". Deciso e perentorio.

A chi dedicherà la esibizione di martedì?

"A i miei genitori: Mario e Loredana, a mio fratello Pierfrancesco, a mio nonno Carlo, a Michele Lavieri, batterista di Zucchero e al babbo di un mio amico che non c’è più".

Dove si vede tra 10 anni?

"Non voglio apparire presuntuoso: mi vedo su un palco". Determinato.

Nel tempo libero?

"Mi piace stare in famiglia, con gli amici, con la mia ragazza Asia. E mi piace leggere, guardare qualche film. Se non avessi intrapreso il percorso della musica mi sarebbe piaciuto fare un percorso letterario"

Ringraziamenti e riconoscenza?

"Sicuramente alla mia famiglia che mi ha sostenuto e mi sostiene in ogni scelta e che ha creduto e crede in me", Leonardo Badiali si racconta a cuore aperto. Da Querceta sui palchi nazionali con musica e parole nel cuore.

Maria Nudi