
Sui gruppi WhatsApp dei docento messaggi di paura: tutto per colpa dell’allarme sul vaccino AstraZeneca, che avrebbe causato una morte per trombosi. Tanti sono finora gli insegnanti che sono stati vaccinati, e si sono impauriti. Anche se ieri il premier Mario Draghi, citando l’Aifa, ha negato che ci siano casi avversi causati dal Vaccino. E l’Asl Nord Ovest ha scritto che delle 811 dosi AstraZeneca somministrate in Versilia oltre un mese fa, nessuna ha causato problemi.
Il caos è scoppiato però sui gruppi WhatsApp di alcune scuole. Dunque quando in un gruppo riservato al personale scolastico arriva la notizia che un lotto di vaccino AstraZeneca è stato bloccato in alcuni paesi europei, si va subito a contollare. Sospiro di sollievo: in Italia non è stato somministrato. Passano pochi minuti ed ecco un’altra notizia: c’è un altro lotto sospettato che ha la sigla ABV2856. In un attimo si diffonde il ‘panico’. Tutti a controllare sul certificato di vaccinazione che è stato stampato ad ognuno come promemoria dopo la prima dose di vaccino anti-Covid. Arriva l’amara verità. Gran parte del personale scolastico che è stato vaccinato nella settimana tra il 22 e il 28 febbraio ha ricevuto una dose proprio dal lotto ‘incriminato’, almeno in tutta la Versilia. Reazioni avverse gravi? Non ce ne sono state, se si esclude che molti di quella fascia di età, ovvero entro i 55 anni, hanno avuto febbre, dolori, sposatezza in maggior numero rispetto ai più ‘anziani’,che sono stati vaccinati nella settimana seguente con altri lotti sempre di AstraZeneca.
Il comunicato dell’Aifa (agenzia italiana del farmaco), inviato prontamente dopo pochi minuti recitava: “A seguito della segnalazione di alcuni eventi avversi gravi, in concomitanza temporale con la somministrazione di dosi appartenenti al lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca anti Covid 19, Aifa ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo di tale lotto su tutto il territorio nazionale e si riserva di prendere ulteriori provvedimenti, ove necessario, anche in stretto coordinamento con l’Ema, agenzia del farmaco europea”. Rassicurante per qualcuno ma non per tutti."Quindi noi che abbiamo prenotato il vaccino per i prossimi giorni quanta ansia dovremmo avere?". E’ uno dei tanti interventi nel gruppo WhatsApp del personale scolastico di cui sopra. E c’è anche chi ha perduto il foglio, non lo trova, e corre in farmacia per controllare dalla tessera sanitaria il numero del ‘suo’lotto. Insomma il livello di ansia si alza per tutti, sommandosi agli sforzi sovrumani fatti per prenotare il vaccino che ha richiesto giornate intere di pazienza per beccare il pallino verde (dosi disponibili) e arrivare fino in fondo alla stampa del promemoria.
Un mondo della scuola già provato da un anno di incertezze, che in questo momento soffre anche per una carenza di organico: i supplenti Covid che sono stati mandati all’inizio dell’anno sono spesso occupati in supplenze lunghe dei docenti che, per vari motivi, non sono rientrati; le conseguenze della vaccinazione delle ultime due settimane, anche se transitorie, hanno svuotato le scuole costretto i dirigenti a fare i salti mortali per far entrare le classi e attualmente reperire dei supplenti temporanei risulta veramente un’impresa ardua.
Chiara Sacchetti