DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Un’opera contro l’abuso dei telefoni. Il dono di Giovanni dedicato ai bimbi

L’artista siciliano l’ha installata al sottopasso alla stazione. "L’abbandono della zona rispecchia il messaggio"

L’opera «3» al sottopasso della stazione

L’opera «3» al sottopasso della stazione

È un’opera che immortala l’isolamento dei bambini, immersi nei telefoni, ma anche l’abbandono della stazione. Due campanelli d’allarme che hanno spinto l’artista siciliano Giovanni da Monreale a creare un messaggio nel suo stile inconfondibile: realizzare un’opera dedicata ai giovani, installarla in un luogo-simbolo e donarla. Il nuovo "blitz" dell’urban artist, classe ’80, a Pietrasanta in pianta stabile dal 2008, è avvenuto domenica mattina alle 7.

Insieme ai suoi colleghi, ha portato con sé "Tre", scultura in vetroresina che raffigura un bimbo di 3 anni che armeggia con il telefono, e lo ha posizionato sul muretto in marmo che costeggia l’imbocco del sottopasso della stazione. Il bimbo è vestito di biancoceleste come omaggio ai colori di Pietrasanta e sotto di lui campeggia la scritta "Non lasciate i vostri bambini da soli con lo smartphone". "L’opera – racconta – rientra nel mio progetto ’Donazioni alle città’ che ho avviato oltre 10 anni fa sul territorio nazionale per rappresentare scene di vita quotidiana in luoghi inconsueti e far riflettere su vari temi. C’è un duplice motivo per cui ho posizionato ’Tre’ alla stazione: dare uno stimolo per la riqualificazione dell’area, in condizioni di degrado e abbandono, e accentuare l’isolamento a cui vanno incontro molti bambini. Sempre più spesso si vedono bimbi con uno smartphone in mano: l’uso smodato può essere la causa di patologie come i disturbi di apprendimento, deficit dell’attenzione, obesità, irascibilità e alterazione del ciclo del sonno".

Quella di "Tre" è la quinta donazione di Giovanni da Monreale alla città: due sono state rimosse a causa di vandalismi ("Games" alla pensilina del bus in via Garibaldi e "15" sul marciapiede accanto allo "Stagi"), le altre sono "8" all’ingresso delle scuole di Porta a Lucca e "17" allo skatepark in via Marconi.