
Gli ideatori e organizzatori. della Viareggio Bastia Viareggio
"La Viareggio Bastia Viareggio a vela è nata nel 2021 da un’idea di tre amici, Angelo Mario Moratti, Nicola Minardi e Filippo Terzani –è Muzio Scacciati che parla quale direttore sportivo del Club Nautico Versilia – e furono loro che proposero il progetto della regata ad Alessandro Meciani, quale assessore al turismo dell’amministrazione comunale, che riportò subito l’idea al nostro presidente Roberto Brunetti. Dopo un minuto Roberto chiamò il sottoscritto e mi chiese di fare la V-B-V l’anno dopo. Detto e fatto!".
Raccontata così può sembrare tutto facile, ma gli addetti ai lavori del Club Nautico non si scoraggiano mai, anzi. La loro operatività, condivisa dal presidente Roberto Brunetti e dal suo vice Marco Brusco è stata molto efficace, come sempre, e curata nei minimi particolari. Tra le altre cose, Scacciati ricorda che qualche anno prima del 2021, al Club si pensò di riportare in auge una regata a vela denominata Viareggio Bastia Livorno effettuata in anni precedenti, e che aveva una particolarità: quella di fare tappa nel Porto Vecchio di Bastia come si usava nei primi anni (1962 e 1963) della VBV motoristica. Con grandi accoglienze da parte dei corsi e con l’ospitalità tradizionale di quei bellissimi luoghi. Ma non fu possibile procedere per intercorse difficoltà organizzative.
Ed ecco quindi la nuova VBV a vela, concepita e organizzata per gli yacht a vela e motore a partire da una lunghezza di 42’ (12,80 metri) per arrivare ai Maxi, il più grande dei quali in gara è Arca Sgr che misura 100’ (30,48 metri).
Scacciati che imbarcazioni hanno preso il via?
"Dal punto di vista tecnico e strutturale il 100’ è la barca più potente sia per la superficie velica che lo scafo più lungo ma anche le altre barche sono competitive in una regata che si presenta, anche questa volta, con condizioni meteo marine dominate da alta pressione stabile con venti leggeri".
Quali sono state le motivazioni più importanti che hanno indotto il Club Nautico ad accettare questa sfida?
"Direi innanzitutto la sostenibilità. Finita l’epoca della motonautica offshore, era obbligatorio andare verso la vela che ci ha imposto di affrontare e poi superare una serie di sfide, con grande impegno e soddisfazione. Oltre alle regate annuali, a partire dalle Star per andare alle Vele Storiche, abbiamo ospitato tutte le classi più importanti e ottenuto risultati pregevoli. Ogni nostra organizzazione ha sempre avuto il pieno e fattivo impegno dell’amministrazione comunale, Viareggio Porto, Navigo, Autorità Portuale, la partecipazione di Marevivo e degli enti pubblici interessati".
Ma lo sport velico significa anche turismo legato alla manifestazione?
"Certamente. Pensiamo ad esempio ai campionati italiani giovanili con oltre diecimila presenze in una settimana, così come all’ultima manifestazione europea classe Star con duemila presenze in hotel di rilievo. E via così per le altre regate annuali".
Cosa si augura il Club Nautico per il futuro?
"Che per eventi come la Viareggio Bastia Viareggio partecipassero più barche. Quest’anno erano iscritti 14 concorrenti, ma i partenti sono nove. Purtroppo ci sono state defezioni all’ultimo. Per l’anno prossimo cercheremo di organizzare un campo boe all’esterno del porto per ormeggiarvi barche che hanno più di 3,5 metri di pescaggio, limite che impedisce l’accesso al porto".
Walter Strata