Nessun Suv in doppia fila, nessun concerto di clacson e l’acciottolìo di stoviglie che scappa da una finestra della cucina e rimbomba nell’aria immobile della via Puccini. Se non fosse stato per quel monopattino, sgattaiolato all’improvviso , ieri, di fronte alle elementari “Pascoli“, isolate dal resto mondo dai lavori in corso, poteva sembrare il primo giorno di scuola del 1973. All’uscita, dopo l’ultima campanella, bimbi e genitori si sono incamminati a piedi verso casa. O verso l’auto, parcheggiata chissà dove. Sotto l’occhio vigile della Municipale.
Ma al di là della poesia di un ’immagine, che rimanda ai tempi in cui le strade, libere dal traffico, avevano ancora un respiro, tra la via Puccini e la via Mazzini gli animi ribollono. Ad una settimana dall’apertura del cantiere per la lunga maratona (300 giorni di lavori) che porterà alla completa riqualificazione di via Mazzini tra i commercianti la preoccupazione è enorme.
"Il Comune assicura che l’80% dell’intervento sarà completato entro un anno, ma se i ritmi sono quelli del cantiere di via Puccini temo che ce ne vorrà il doppio...". È furente Simone del Tevere, dell’omonima calzoleria, "Dobbiamo far sentire la nostra voce, perché ci sono attività che rischiano di non vedere la fine di questi lavori. Per questo ci stiamo organizzando, per studiare il progetto e chiedere all’amministrazione precise garanzie". Del Tevere si è fatto promotore di una mobilitazione, "Perché – prosegue – credo che i cittadini debbano essere coinvolti nel processo di trasformazione della propria città. A noi, invece, il piano di via Mazzini è stato presentato a giochi ormai fatti. Pur essendo direttamente coinvolti".
Non contesta l’utilità di un piano di recupero della strada, nessuno nei dintorni lo fa. Certo, in prospettiva, la riduzione della carreggiata, la ciclopedonale a fruizione mista, e la sfilza di parcheggi a lisca di pesce, lasciano qualche perplessità sulla futura funzionalità dell’arteria regina. Ma si vedrà... "Quello che però risulta incomprensibile – aggiunge Rosa Donatiello, titolare della Lavasecco Express – è come sia possibile che il Comune abbia autorizzato la partenza di un nuovo cantiere (quello di via Mazzini) mentre ce n’è sempre uno aperto (in via Puccini), isolando, completamente, un isolato". Sabato la sua attività, rilevata dalla sorella che l’aveva aperta nel 1980, ha incassato 19 euro: "Siamo tagliati fuori da tutto, e questo – dice – è il risultato".
L’assessore ai lavori pubblici Federico Pierucci prova a rassicurare i commercianti, "Questione di dieci giorni, massimo due settimane, e l’intervento su via Puccini sarà completato. Oltre ai marciapiedi siamo intervenuti per rinnovare i sottoservizi, che – ricorda – non venivano toccati da ormai quarant’anni". E sull’ingorgo di cantieri chiarisce: "La ditta incaricata dell’intervento in via Mazzini ci ha dato una disponibilità, e per noi è fondamentale rispettare il cronoprogramma. Proprio per agevolare i lavori e ridurre i disagi".