TrasportI a rischio "E’ fondamentale il calmieramento"

"L’impatto dell’aumento del carburante rischia di travolgere le imprese di bus che operano in sub affidamento nei servizi di trasporto pubblico locale, le imprese di noleggio con conducente auto e gli autobus in un mercato, quello turistico, che non ha mai dato cenni di ripresa". Ne è certo Marzio Paganelli presidente della categoria dei noleggiatori con conducente della Cna. "A fronte del peso di accise e Iva – spiega Paganelli – in questi giorni il prezzo del gasolio alla pompa è salito oltre i 2,200 euro al litro, con un aumento del 29% in trenta giorni, per un complessivo del 67% rispetto al 2020". "Ancor più significativo è l’aumento del prezzo del metano per autotrazione – prosegue il rappresentante Cna - il quale, rispetto al 2018, registra una maggiorazione pari all’86,60%. Per paradosso, una stangata che penalizza le imprese che hanno effettuato investimenti green" Le proposte che la Cna vanno dal blocco dei prezzi del carburante al credito d’imposta temporaneo del 30% a favore dell’imprese per recuperare gli aumenti fiscali. "È giunto il momento di prevedere l’introduzione del cosiddetto “carburante professionale” – conclude Paganelli - con prezzo calmierato alla pompa, come già avviene per il carburante agricolo e un credito d’imposta sui costi di acquisto del carburante”.