REDAZIONE VIAREGGIO

Tensioni tra Massarosa e Viareggio per la nuova governance del Consorzio di Bonifica

Massarosa celebra la nomina di Dino Sodini, mentre Viareggio protesta per l'esclusione dalla governance e la mancanza di rappresentanza femminile.

La sindaca Simona Barsotti e il collega di Viareggio Giorgio Del Ghingaro

La sindaca Simona Barsotti e il collega di Viareggio Giorgio Del Ghingaro

In politica, non c’è vittoria o sconfitta, giusto o sbagliato, bello o brutto: è tutta una questione di prospettive. E mentre sulle sponde massarosesi del Massaciuccoli, dopo la nomina del nuovo presidente Dino Sodini, si festeggia la nuova stagione del Consorzio di Bonifica, "Che segna un risultato storico per il nostro Comune, per la prima volta nominato all’interno dell’assemblea" dice la sindaca Simona Barsotti; su quelle viareggine, per la prima volta escluse dalla governance dell’ente consortile, c’è invece aria di rivolta.

"Il Pd – si sfoga sui social il sindaco Giorgio Del Ghingaro – è stato impegnato per un mese a trovare la quadra per il presidente del consorzio di Bonifica. Non sapendo come fare perché i più votati non erano da loro desiderati, hanno prima pensato bene di trovare il terzo nominativo, poi cercare i voti in assemblea per nominarlo. E siccome Viareggio è civico e libero, quindi avrebbe scelto il migliore e non necessariamente quello indicato dalla segreteria di un partito – sostiene il primo cittadino viareggino –, prima di tutto hanno fatto fuori la nostra città dall’assemblea, poi hanno fatto carte false per far convergere i voti degli astanti sul nominativo che volevano". Ovvero Sodini, espressione del territorio di Massa Carrara, eletto dall’assemblea con 17 voti favorevoli, 4 astenuti e 4 contrari, "Persona che non conosco e che – prosegue Del Ghingaro – non si è minimamente confrontata col comune che ospita la sede del Consorzio, che è uno dei maggiori contribuenti e che ha in corso progetti milionari con l’Ente che da oggi rappresenta".

Da Massarosa la sindaca Barsotti assicura che nell’assemblea del Consorzio rappresenterà non solo il suo territorio "Ma l’intera Versilia non montana. Rivendico questo risultato – aggiunge poi – dovuto sia al percorso importantissimo di confronto con tutti gli enti competenti che sono all’interno del Consorzio, un percorso condiviso, di dialogo costruttivo, sia alle caratteristiche del nostro territorio. Massarosa infatti ha le idrovore, argini, lago e padule, un’importante estensione della rete idrica di competenza del Consorzio...". Nessun accenno al fatto che dall’ufficio di presidenza, con la nomina di vice ad Andrea Celli e di Carlo Alberto Carrai come terzo membro, siano rimaste escluse le donne.

Questione, di genere, che invece Del Ghingaro solleva: "Nella foga di trovare il modo di accontentare chi votava… Si sono dimenticati dell’alternanza di genere: nessuna donna nell’ufficio di presidenza, perché sennò i conti sulla maggioranza non tornavano. E ora diventa un guaio. Perché se anche la questione può avere ripercussioni giuridiche pesanti, a noi interessa l’altro aspetto, quello politico, dell’opportunità. Ma non è proprio il Pd a perorare la causa del rispetto della rappresentanza femminile? Principio e valori che condivido pienamente, e che pratico con convinzione nelle nomine che faccio. E allora? Perchè nel disegnare le cariche del Consorzio il Pd se l’è dimenticato?"