Sulle orme del papà. Matteo gol promozione. Come fece Stefano

Il Viareggio sta per raggiungere l'Eccellenza grazie ai Santini: padre Stefano, allenatore e campione di beach soccer, e figlio Matteo, autore del gol decisivo. Una storia di passione calcistica tramandata di generazione in generazione.

I Santini per andar in paradiso. Il “paradiso“ in questione è l’Eccellenza... e i Santini, padre e figlio, Stefano e Matteo. Nel Viareggio che sta procedendo spedito, come da ideale quando nel 2020 si è ripartiti col progetto targato Marco Polo Sports Center (con il tocco di classe di Marcello Lippi, la cui “visione“ sui giovani è stata base del progetto) e reso possibile grazie anche al “fu“ Viareggio ’86, verso la rapida risalita dalla Seconda categoria ad un’Eccellenza che ora è davvero dietro l’angolo (... con prospettiva di raggiungere quanto prima la Serie D) ci sono tanti protagonisti sulla scena ma una menzione speciale la meritano l’allenatore Stefano Santini (che è anche deus ex machina del Viareggio Beach Soccer campione di tutto) e il figlio Matteo che sabato entrando dalla panchina ha deciso l’1-0 a Monsummano che vale un pezzo di titolo. E pensare che Stefano il 26 marzo 2006 al “Buon Riposo“ di Pozzi nel derby col Versilia ‘98 segnò al 92° il gol vittoria e promozione dei bianconeri dall’Eccellenza alla D. Al tempo Matteo (nato nel 2005) era sempre in carrozzina. A distanza di 18 anni ora c’è lui a segnare col bianconero addosso un gol... scudetto. Il pallone del resto è questione di famiglia con la passione tramandata da Carmelo e da Gianni che nella genealogia dei Santini precedono le generazioni di Stefano e di Matteo.

Matteo, sei consapevole che il tuo gol a Monsummano può valere la terza promozione di fila in 3 anni per il Viareggio?

"Sono davvero molto contento. Ma se arriverà anche questa vittoria di campionato non sarà certo per il mio gol ma per tutta la stagione fatta dalla squadra".

Raccontacelo questo gol?

"Quando ho visto la palla che mi stava arrivando e che rimbalzava ho subito pensato d’istinto di stopparla e colpirla veloce per angolarla sul secondo palo. Ed è stato un gol simile a quello che feci a fine ottobre scorso contro la Larcianese quando pareggiammo 2-2 in casa. Questo mio 2° gol fra i grandi però ha un sapore diverso: è speciale!".

L’esultanza con tuo fratello Gianni (secondo portiere della squadra) scattato dalla panchina è stata molto bella.

"Ci è costata anche il giallo ad entrambi (ride, ndr). Ringrazio mio papà che mi ha dato l’occasione di giocare. Mi ero allenato forte in settimana. La dedica è a tutta la mia famiglia e ai tifosi".

Simone Ferro