DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Stroncato da un infarto a soli 44 anni: era in Messico per lavoro

Luciano Poletti lavorava per la Fosber e stava controllando il funzionamento delle macchine cartarie vendute dall’azienda.

carro funebre

Massarosa (Lucca), 7 agosto 2020 - La comunità di Stiava piange Luciano Poletti. L’uomo, 44 anni, è scomparso due sere fa mentre si trovava in Messico per una trasferta di lavoro. Il suo corpo è stato trovato privo di vita nella sua stanza d’albergo. A portarselo via, secondo le prime voci arrivate in Italia, sarebbe stato un infarto.

Poletti lavorava alla Fosber di Monsagrati, azienda tra le più importanti nella realizzazione di macchinari per trattare il cartone. Come perito tecnico, il suo lavoro lo portava a girare il mondo per controllare il corretto funzionamento delle macchine e quella in Messico era solo l’ultima di una lunga serie di trasferte. Ma Luciano era anche molto legato al suo paese natale: il nome dei Poletti è legato a doppio filo a quello della frazione di Stiava, dove la famiglia allargata è numerosa e dove Luciano lascia il babbo, la mamma e il fratello. Ma soprattutto la moglie, di origine russa, e la figlia di lei.

Il legame con Stiava è testimoniato anche dal fatto che Luciano era impegnato nella Misericordia locale: quando era in Italia, impegnava il suo tempo libero per fare il soccorritore sulle ambulanze ed era sempre in prima linea nell’aiutare chi ne aveva bisogno. Poco dopo il terremoto in Centro Italia, era partito per aiutare ed era stato via una settimana intera, là dove c’era più bisogno di lui.

Chi lo conosce, lo ricorda come una persona buona, tranquilla, mai sopra le righe. E non può essere certo un caso che alla notizia della sua scomparsa, che ha iniziato a diffondersi mercoledì sera, in tanti abbiano voluto tributargli un ultimo messaggio e testimoniare il proprio dolore.