Strage Viareggio, processo: parla Moretti e i familiari delle vittime si voltano di spalle

Il pubblico si è voltato di spalle mentre l'ex ad di Ferrovie parlava e il presidente della Corte d'appello, Angelo Grieco, ha interrotto l'udienza

Viareggio, 30 giugno 2022 - Ultime battute per il processo d'appello bis per la strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, che provocò 32 morti e un centinaio di feriti. E' attesa oggi in giornata la sentenza della Corte di Appello di Firenze. All'udienza di questa mattina, iniziata alle 10.05, il procuratore generale Sergio Affronte ha rinunciato a replicare. Alcune parti civili e alcune delle difese degli imputati hanno depositato memorie, come ha reso noto lo stesso presidente Angelo Grieco.

L'inegnere Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex Ad di Ferrovie dello Stato, ha rilasciato dichiarazioni spontanee, sollevando peraltro le proteste dei familiari delle vittime. Il collegio dei giudici della Corte d'appello si è ritirato in camera di consiglio alle ore 11.23. La sentenza è attesa non prima delle ore 16.30.

L'ingegnere Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex Ad di Ferrovie dello Stato, uno dei 16 imputati, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee.

Quando Moretti ha annunciato di voler parlare, i familiari delle vittime hanno rumoreggiato e protestato, soprattutto quando ha detto che in tutti questi anni non ha reagito "alle critiche e spesso alle ingiurie per rispetto alla giustizia e alle famiglie delle vittime". Moretti ha anche "chiesto scusa" ai familiari. A quel punto alcuni familiari hanno gridato "no" in aula e il presidente della Corte d'appello, Angelo Grieco, ha richiamato tutti all'ordine. Quando i familiari delle vittime hanno inscenato una protesta, sedendosi volgendo le spalle alla Corte, il presidente Grieco ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine e il rispetto che si deve alla Corte. I familiari pertanto sono tornati a sedersi compostamente.

Le parole di Moretti

"Non ho reagito alle critiche  e alle ingiurie per rispetto della giustizia e delle famiglie delle vittime", ha detto Moretti, scatenando la reazione dei viareggini presenti, che, rumoreggiando, lo hanno invitato a tacere. Le dichiarazioni spontanee di Moretti sono proseguite dopo l'intervento dei carabinieri e l'imputato è entrato poi nel merito delle accuse di cui deve rispondere.  "Contro di me niente prove, solo illazioni". ha ribadito Moretti. 

"Da amministratore delegato di Rfi - ha spiegato Moretti -, non potevo essere autore della politica di investimenti sul trasporto ferroviario merci né passeggeri. Non me lo consentiva la legge. Ogni politica in merito era compito di Trenitalia e delle altre imprese ferroviarie». Ha detto in una dichiarazione spontanea l'ingegner Moretti all'apertura dell'udienza del processo di appello bis. Moretti lo ha affermato contestando le ricostruzioni processuali dell'accusa che gli attribuiscono responsabilità su presunti contenimenti dei costi col mancato rinnovo del parco carri. 

Appello bis

Il nuovo appello è stato disposto dalla Corte di Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per 16 imputati, tra i quali gli ex vertici delle Ferrovie (oltre a Moretti, Michele Mario Elia, Vincenzo Soprano e Mario Castaldo), dirigenti e tecnici di aziende ferroviarie austriache e tedesche addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci. Per tutti gli imputati la Suprema Corte ha escluso l'aggravante sulle norme di sicurezza, non riconoscendo il disastro ferroviario come incidente sul lavoro e così facendo è scattata di conseguenza la prescrizione per questo reato.

Con la sentenza di oggi la Corte di Appello di Firenze deve rideterminare le pene delle condanne inflitte in precedenza, considerando che l'unico reato che viene contestato agli imputati è quello di disastro ferroviario colposo. Al solo Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex Ad di Ferrovie dello Stato, sono contestati in aggiunta anche i reati di incendio e lesioni colpose in virtù del fatto che non ha rinunciato nel corso del processo d'appello bis alla prescrizione, come invece aveva fatto in precedenza. All'udienza di oggi è presente tra gli imputati, oltre a Moretti, anche a Elia. In Aula sono presenti, come ad ogni udienza, i familiari delle vittime della strage ferroviaria e l'assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli (la Regione è parte civile).