Strage di Viareggio, una foto su Facebook fa scoppiare il putiferio

La nuova immagine copertina del Comune di Viareggio senza riferimenti alle vittime scatena la rabbia e il risentimento social

Viareggio, 30 giugno 2022 - In politica, la forma è sostanza. E quel che si comunica apertamente conta tanto quanto quello che si lascia, più o meno consapevolmente, trasparire. Ecco perché ieri mattina ha destato parecchio clamore la scelta del Comune di aggiornare la propria pagina Facebook – sì, nel terzo millennio la politica passa anche dal dico-non dico dei social – aggiornando l’immagine di copertina con una bellissima visione di Viareggio incastonata tra il mare e le Apuane.

Il problema è che ieri era il 29 giugno, anniversario della strage. E se il fatto che Viareggio sia bellissima mette tutti d’accordo, è pur vero che lo era anche il 27, il 28, e lo rimarrà pure oggi e domani. Questo, almeno, è quello che hanno pensato la maggior parte dei fruitori della pagina ufficiale del Comune. Che hanno voluto leggere nella scelta di chi gestisce il social per conto dell’amministrazione una conseguenza delle relazioni sempre più tese tra la maggioranza e i familiari delle vittime. Il ragionamento è semplice: se proprio nel giorno più delicato per la città si sceglie non solo di non commemorare la tragedia - come hanno fatto, ad esempio, Massarosa e Forte dei Marmi - ma di pubblicare un contenuto completamente diverso, forse quella che si sta facendo è una scelta di campo.

Ma qua si entra nel campo della teoria e si rischierebbe di aprire un processo alle intenzioni. Oltre tutto, dati per acquisiti i dissapori tra l’amministrazione e ’Il Mondo che Vorrei’, resta il fatto che le 32 vittime sono una ferita aperta per tutta Viareggio, non solo per i familiari: a che pro, dunque, inimicarsi l’intera città che si è chiamati a rappresentare? Per ora, nonostante il diluvio di improperi virtuali ("Vergognatevi" è una delle poche espressioni pubblicabili), non è ancora arrivata una presa di posizione dal Comune. Anche se va detto che, a titolo personale, alcuni membri della giunta hanno voluto ricordare la strage: l’assessore Sandra Mei, ad esempio; e pure, a meno di clamorosi abbagli, lo stesso sindaco Giorgio Del Ghingaro che ha pubblicato una stella con il numero 32.

E tuttavia, dal punto di vista istituzionale, quello della pagina ufficiale del Comune non è l’unico episodio che si presta a interpretazioni. Ieri mattina, alla messa in ricordo delle vittime, c’erano come di consueto i rappresentanti dei Comuni versiliesi. Tutti, meno uno, con indosso la fascia tricolore: e l’uno era Valter Alberici, vicesindaco di Viareggio. Sempre perché in pubblico la forma è anche sostanza.

Lo scontro tra amministrazione e familiari delle vittime è stato stigmatizzato anche dall’ex sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto, che ha puntato il dito contro " una politica che non parla, non tiene rapporti, non spiega, tiene a distanza; quella politica indispettita se ti dimentichi di ringraziarla con l’invito, l’ossequio, l’inchino, la deferenza al potere, che alla fine si mura dietro le decisioni di altri, per giustificare il distacco esattamente con lo stesso senso del valore di quel signore che, sminuendo, disse che alla fine quello di Viareggio era solo “uno spiacevole incidente”".

DanMan