Strage, verso l’ultimo atto. Dopo 12 anni di tribunali: "Ora va messo un punto"

Il legale del Mondo che vorrei a margine della prima udienza in Cassazione "Si è sentita forte la presenza della procura e dell’avvocatura generale".

Poco più di un mese, per il 15 gennaio (salvo slittamenti) è attesa la sentenza della Corte di Cassazione Bis sul processo per la strage del 29 giugno 2009. Un processo cominciato a marzo del 2011 con l’incidente probatorio, e che ha attraversato quattro gradi di giudizio per tornare, martedì scorso, di fronte ai giudici della Suprema Corte.

"Un tempo lunghissimo per un procedimento complesso" ha ricordato anche nell’Aula Magna del Palazzaccio di Roma, dove si è celebrata la prima udienza, l’avvocato Gabriele Dalle Luche, che oltre a tutelare le parti civili è il legale dell’associazione ’Il mondo che vorrei“. "Per questo – aggiunge – riteniamo che sia davvero arrivato il momento di mettere un punto, anche per permettere ai familiari delle vittime, che hanno seguito tutto questo iter, di poter tornare ad una vita normale".

Benché in Cassazione si discuta “in punta di diritto“, "È importate tenere sempre presente che parliamo di 32 persone che quella notte hanno perso la vita. E di famiglie – prosegue Dalle Luche – che hanno affrontato un dolore immenso. Come Andrea (Maccioni), che quella notte di giugno ha cercato sua sorella Stefania e i nipoti Luca e Lorenzo in tutti gli ospedali e poi ha dovuto dire loro addio. O come Silvano (Falorni), che ha trovato i resti di suo fratello tra le macerie di via Ponchielli seguendo una scia di formiche... È di questo che stiamo parlando, e per questo – dice l’avvocato Dalle Luche – ho pensato fosse giusto riportare le vittime in aula"

Dalla prima udienza in Cassazione i legali delle parti civili sono usciti rassicurati "Dalla forte presenza del procuratore generale Pietro Molino e dell’avvocato generale di Cassazione Pasquale Fimiani che – prosegue il legale dell’associazione ’Il mondo che vorrei’ – , oltre ad aver presentato una memoria dettagliata, con una discussione articolata hanno sposato tutti i nostri rilievi e richiesto dunque la conferma di tutte le condanne e di rigettare tutti i ricorsi presentati dagli imputati contro la sentenza della Corte d’Appello Bis".

Nell’udienza del 18 dicembre, lunedì, prenderanno la parola proprie le difese, cominciando da quelle delle società coinvolte per finire con quelle degli imputati, che hanno presentato complessivamente 18 ricorsi.

Mdc