Strage di Querceta, il ricordo degli anni di piombo Il sacrificio degli agenti Mussi, Lombardi e Femiano

Si è celebrata ieri la commemorazione del 45° anniversario della “strage di Querceta” dove, all’alba del 22 ottobre 1975, una squadra di poliziotti tra cui il Maresciallo di polizia di Stato Giovan Battista Crisci, il brigadiere Giovanni Mussi e gli appuntati Armando Femiano e Giuseppe Lombardi furono falciati dai colpi di mitra da due ricercati per rapine a banche e uffici postali: Massimo Battini e Giuseppe Federigi, che successivamente si dichiararono appartenenti a movimenti politici di lotta armata e condannati in via definitiva all’ergastolo per omicidio volontario. Dopo la messa officiata nella chiesa di Sant’Antonio dall’Arcivescovo di Lucca Monsignor Paolo Giulietti, in località Montignoso il sindaco Alberto Stefano Giovannetti e il questore di Lucca Alessandra Faranda Cordella hanno deposto una corona d’alloro al monumento dedicato alle vittime dell’eccidio, alla presenza delle vedove e dei figli dei caduti, di Giovan Battista Crisci, e delle autorità intervenute. Nell’occasione sono stati ricordati i sacrifici di coloro che operarono negli anni di piombo: Giovan Battista Crisci, che da quel giorno – dopo avere lottato a lungo per la vita – una delle sue missioni, oltre ovviamente che pensare alla sua famiglia e servire lo Stato, è stato ricordare i suoi colleghi con iniziative che hanno aiutato a coltivare la memoria e il ricordo.