
Stop alle aste: i balneari sperano: "Udienza favorevole in Cassazione". Ma da Bruxelles una doccia gelata
Ieri s’è tenuta l’udienza in Cassazione a sezioni unite per il ricorso con cui il Sib Confcommercio ha chiesto l’annullamento delle ordinanze del Copnsiglio di Stato del 2021: quelle che hanno vietato rinvii delle aste dei bagni iltre il prossimo 1° gennaio. La sentenza sarà pubblicata a giorni.
"Il nostro collegio difensivo – ha detto il presidente Sib Antonio Capacchione – ha ribadito che la sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato ha espropriato il potere del legislatore, oltre ad aver invaso la giurisdizione della Corte costituzionale sulla disapplicazione dei provvedimenti amministrativi. Altra grave criticità l’estromissione dal processo del sindacato rappresentante dei concessionari, in un dibattito che ha effetti diretti sugli stessi, con grave lesione dei diritti di difesa di tutti gli imprenditori balneari. La Procura generale ha ribadito la richiesta di accoglimento del ricorso avverso le sentenze dell’Adunanza plenaria. Attendiamo con fiducia le decisioni, convinti che la soluzione della questione non spetti ai giudici, ma al Governo e al Parlamento, che devono legiferare superando la legge Draghi".
Quasi contemporaneamente a Bruxelles s’è tenuta un’audizione su balneari e Bolkestein alla Commissione Petizioni. Salvatore d’Acunto, capo unità della Direzione Crescita al Ministero dell’Ambiente, ha ricordato che in 12 anni le concessioni hanno avuto 4 rinnovi automatici, per i quali la Corte europea ha sottolineato la necessità di procedura di selezione con garanzia di trasparenza e imparzialità, senza tali rinnovi automatici.