FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Sportello anti violenza, "un nuovo centro polivalente per tutte le persone fragili"

Seravezza, l’assessore Mozzoni ha illustrato il progetto sociale pronto a decollare in tempi brevi: "Non interferirà con altri servizi attivi, neppure con quelli della convenzione Casa delle Donne"

L'assessore Valentina Mozzoni

L'assessore Valentina Mozzoni

Seravezza, 6 aprile 2024 – Presto l’apertura dello sportello antiviolenza e del centro polivalente. L’annuncio è stato fatto in consiglio comunale dall’assessore alle pari opportunità Valentina Mozzoni che ha dettagliato il progetto destinato ad approdare in giunta a fine mese. Un servizio che (è ancora da definire) potrebbe anche avere due sedi: una per la montagna e una nella piana per rispondere ai bisogni.

"Col supporto del funzionario e degli esperti del settore “Servizi Sociali” – spiega Mozzoni – insieme alle Cooperative L’abbraccio, che si occupa di accoglienza di donne che hanno subito violenza, e Le Briccole, che si occupa di persone disabili o comunque fragili, sono state stabilite le linee guida del punto di accoglienza, che comprenderà il centro polivalente e lo sportello antiviolenza, aperto con cadenza settimanale e in grado di ricevere persone fragili o che attraversano un momento di fragilità. Verranno promosse iniziative e occasioni di incontro per favorire la socializzazione, attraverso corsi e laboratori. Ci sarà anche il sostegno e la partecipazione del sindacato Fials, con il Coordinamento Donna, che fornirà informazioni utili all’orientamento nel mondo del lavoro, proprio in virtù del fatto che anche l’indipendenza lavorativa ed economica sono pilastri fondamentali. Il personale dedicato all’accoglienza – aggiunge – sarà formato e molto probabilmente sarà previsto un numero dedicato. Lo sportello non ha alcuna pretesa di pestare i piedi a nessuno, anzi, c’è la volontà di fornire un servizio che non sia assolutamente sovrapponibile o che interferisca con alcun servizio già in essere, compresi quelli previsti dalla Asl, come il codice rosa, o quelli inseriti nella convenzione di ambito, per quanto riguarda l’accoglienza da parte della Casa delle Donne".

Francesca Navari