REDAZIONE VIAREGGIO

Sotto il tetto dell’hangar 8. Riunite la vele di Turcato

Il trasferimento delle Oceaniche è stato seguito dall’Icr e dalla Soprintendenza. L’assessora Mei: "Lo studio e il restauro diventeranno una pubblicazione".

Sotto il tetto dell’hangar 8. Riunite la vele di Turcato

Sotto il tetto dell’Hangar 8, alla Cittadella del Carnevale, ieri si sono finalmente riunite le Oceaniche di Turcato. Quattro vele sono state trasportate da Villa Borbone, dov’erano ricoverate, mentre la quinta, la “virgola“ lilla, è arrivata dal magazzino delle scenografie del Festival Pucciniano. A seguire per l’intera giornata l’operazione di trasferimento e sistemazione dei cinque elementi che compongono l’opera, avvenuta sotto la supervisione di due restauratrici dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma e dei tecnici della Soprintendenza, anche l’assessora alla cultura Sandra Mei.

Tra i giganti di cartapesta, in uno spazio fornito d’allarme e delle necessarie dotazioni di sicurezza, dopo gli accertamenti superficiali conclusi ormai un anno fa, gli esperti dell’Icr sottoporranno le "vele" a nuove indagini strutturali con Tac e Rx per valutarne la “salute“ interna.

Finito lo studio, d’intesa con la Soprintendenza di Lucca, inizierà il restauro vero e proprio che riconsegnerà a Viareggio – in un tempo ancora difficile da stimare – l’opera donata quasi trent’anni fa (era il 1995) da Giulio Turcato alla città. E magari potrà anche restituire alla scultura l’idea con cui l’artista l’aveva immaginata: con le vele libere di muoversi al passaggio del vento, ma resistenti. Ruotare, ma rimanendo in asse. "Quest’opera d’arte – ha detto l’assessora Mei –: era così avveniristica che nei tempi in cui il suo autore l’ha progettata non è andata a compimento. Sarebbe bello da parte di tutti gli enti coinvolti realizzare ora il sogno di Turcato".

"Dopo questo percorso di restauro – ha aggiunto l’assessora alla cultura – l’amministrazione comunale vuole presentare questo ricco materiale documentale, che include tutte le fasi di studio profondo svolte in questi anni, in un convegno e una pubblicazione dedicata, perché il tema del restauro conservativo delle opere d’arte contemporanea è affascinante per chi ama l’arte, ma anche di grandissima attualità. Questo enorme lavoro resterà a disposizione di studenti, studiosi e università". " Non possiamo che ringraziare l’Icr e la Sovrintendenza di Lucca per la disponibilità, le molte visite fatte in città, e la passione e il tempo che – ha concluso Mei – hanno dedicato a Viareggio e alle sue opere d’arte"

Red.Viar.