REDAZIONE VIAREGGIO

Il sogno dei fratelli Bertolucci. Creare una cittadella dello sport

I Bertolucci puntano al rilancio del Polivalente. Allo studio un investimento iniziale di 200 mila euro

I fratelli Mirko e Alessandro Bertolucci

Viareggio, 4 ottobre 2019 -  Il sogno dei fratelli Alessandro e Mirko Bertolucci si intreccia con quello dei torrelaghesi: costruire intorno al centro sportivo polivalente della frazione una piccola Cittadella dello sport. Un luogo di scambio, dove imparare a vincere le paure, scacciare la solitudine e crescere. Un luogo della comunità e dei suoi figli.  

L’esempio dei Titani, che hanno preso uno stadio completamente abbandonato e l’hanno trasformato in un tempio del rugby giovanile, ha incoraggiato i campioni dell’hockey a lanciarsi in questa sfida. E così nei giorni scorsi Mirko e Alessandro hanno presentato un ambizioso progetto (ancora in via informale) al Com une, con l’obiettivo di ampliare e dare una precisa identità al centro sportivo di via Verdi: struttura pubblica che hanno preso in gestione quest’estate grazie a un affidamento temporaneo. Dopo l’addio dell’Acsi l’impianto è caduto in disgrazia, sfiorando l’oblio in cui sprofondano i luoghi di nessuno. Era finito nel mirino dei vandali come fu per il Ferracci, devastato dalle continue incursioni. Ma con l’arrivo dei Bertolucci quel destino che sembrava segnato è improvvisamente cambiato, e il ‘polivalente’ ha ritrovato un nuovo orizzonte. Quello verso cui puntano i luoghi vissuti.  

«L’idea – racconta Alessandro Bertolucci – è realizzare una pista di hockey e pattinaggio al coperto, un campo da padel, una pista per le bocce e due rampe per gli skaters. Poi rinnovare tutto il blocco degli spogliatoi e costruire un piccolo bar-ristoro. Creare una struttura funzionale e accogliente, che possa avere una vita lunga e possa diventare un punto di riferimento per Viareggio e Torre del Lago». Le indicazioni dal Comune sarebbero positive, anche se l’iter è solo all’inizio.

«Si tratta di un investimento economico importante, uno sforzo da oltre 200mila euro in una prima fase, ed altre 160mila nella seconda, dopo quattro o cinque anni – spiega Mirko –, fattibile con una gestione di almeno 25 anni». «Lo sport – prosegue Mirko – ci ha dato tanto, e noi vogliamo restituirgli qualcosa. E ci sentiamo di credere e rivitalizzare questo spazio che in pochi mesi ci ha regalato grandi soddisfazioni». La società appena nata, Puma’s Ancora, conta già sessanta tesserati; i fratelli Bertolucci si occupano della sezione di hockey, mentre le rispettive consorti delle lezioni di pattinaggio. «Gli spazi del centro – conclude Bertolucci – saranno sempre a disposizione delle scuole Tomei». Che attualmente non possono contare sulla palestra poiché inagibile. «Lo scambio con la comunitù – conclude Mirko – è la vittoria più grande».